lunedì 30 luglio 2012

Ilva di Taranto. Napolitno: garantire lavoro e salute.

Botte piena e moglie ubriaca.

Il MA ANCHE è il deficit costitutivo di una sinistra incapace di governare.

5 commenti:

Top Ganz ha detto...

Perché, il tuo lavoro mette a rischio la tua salute?
Per quanto invece riguarda me, la risposta è no.
Ma allora perché io dovrei ritenermi un privilegiato e impedire che si agisca affinché tutti, come il sottoscritto, svolgano un lavoro dove i rischi siano minimizzati e la sicurezza anteposta al lucro?
Io penso, contrariamente a quanto ripetono molti demagoghi, che né il lavoro, né la sicurezza siano un diritto assoluto, in quanto entrambi dipendono da troppi fattori estranei al comportamento ed alla volontà umana.
Il diritto sacrosanto, però, è quello di veder messe in atto tutte le prevenzioni che minimizzano ragionevolmente i rischi e nel non vedere nessuno sacrificare questo criterio sull'altare del profitto.

Gians ha detto...

Mi sei arrivato a storpiare i cognomi in stile Emilio Fede?

Arci ha detto...

non parlo del mio lavoro o del tuo TG, ma di quello degli operai dell'Ilva di Taranto.

Per conservare il loro lavoro si pregiudica la salute di tutti i tarantini.
Ma bisogna scegliere, se si vuol governare.

Arci ha detto...

no, caro GIANS. E' la tastiera con la A difettosa.

PS: ricordati la foto

Top Ganz ha detto...

Intanto è finita come al solito: il soldi - grazie a Clini, Ministro Contro l'Ambiente ed ex tirapiedi di De Michelis - li mette Pantalone, le sassate invece se le becca la magistratura, tutti gli altri (cioè esclusi Pantalone e magistrati) felici. Che siamo Pasquale noi?!

E' il liberalismo alle vongole da sempre in voga dalle nostre parti e che produce cavalieri e commendatori tipo Rovelli, Agnelli, Riva, Gardini, Ligresti, Berlusconi, Tanzi, Garrone, Caltagirone e tanti altri self-made-man che devono tutto alla libera concorrenza e al principio delle pari opportunità, fondamenti del liberalismo, appunto.

Si noti bene che Clini già nel 1997 - allora gli bastò essere Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente - riuscì in analoga mossa all'ILVA di Cornigliano. E' proprio un brav'uomo. Fossero tutti così, uno di tasse ne pagherebbe volentieri anche il doppio.