lunedì 13 febbraio 2012

Felicità

La morte di Whitney Houston, così come quella di Amy Winehouse, ci dicono che la ricchezza, il successo e la bellezza non fanno -da sole- la felicità.
Cosa faccia di una persona un essere felice, non è dato saperlo con certezza.
Ma ci sto lavorando.

10 commenti:

Marcoz ha detto...

Non è possibile definirla con certezza perché ognuno, alla fine, individua la felicità in qualcosa di diverso e che, soprattutto, può permettersi, così come a seconda dello stipendio ci si può permettere una casa più o meno grande.
L'alternativa è una candidatura alla depressione e al suicidio, oppure al ruolo di direttore di una testata di gossip.

Arci ha detto...

quelli sarebbero gli estremi secondo MARCOZ

Marcoz ha detto...

Non è colpa mia se essere direttore di una testata di gossip mi terrorizza quanto soffrire di depressione.

barbara ha detto...

Scusa, non ho capito: che cosa ha a che fare Amy Winehouse con la bellezza?

Arci ha detto...

allora avevo capito male, caro MARCOZ, pensavo che fosse l'altro limite estremo. Quello che di avrebbe reso felice.

Arci ha detto...

BARBARA questa me l'aspettavo ...

Simone ha detto...

"se uno sia felice o infelice individualmente, nessuno è giudice se non la persona stessa, e il giudizio di questa non può fallare"

(G. Leopardi, Dialogo di Tristano e di un amico)

Marcoz ha detto...

Arci, non hai capito anche perché ho scritto il mio commento in maniera peggiore del solito.

Arci ha detto...

citazione appropriata, caro SIMONE

Arci ha detto...

Caro MARCOZ, non cambia nulla che tu sia stato poco chiaro o che io non abbia capito.