mercoledì 18 gennaio 2012

le ragioni dell'odio comunista

"Ci odiate... perchè siamo prudenti, equilibrati e industriosi e accettiamo di rispettare la legge. Ci odiate perchè non abbiamo fatto fiasco. Perchè abbiamo lavorato sodo e onestamente per diventare i  migliori nel nostro campo e per questo ci siamo arricchiti, ecco perchè ci invidiate, ci odiate e volete annientarci."

(Seymour Levov a quella stronza di sua figlia)

14 commenti:

Camilla ha detto...

Questo cos'è, "Pastorale Americana"?

Non avendolo letto, lei nel libro è "davvero" comunista, nel senso che si identifica cone questa ideologia, o è solamente una contestataria, e tu la qualifichi come comunista perché ha certe idee?

(Clamorosa cappella se NON è "Pastorale Americana")

Arci ha detto...

lo è cara CAMI, la ragazza è contro la guerra del Vietnam (come molti democratici, ed anche alcuni repubblicani in USA), ma è anche contro il sistema capitalista e dice che il presidente USA è come Hitler. Direi che è comunista, no? Non è necessaria la tessera.

Leggilo è bellissimo. L'avevo letto nel 2003 e l'ho riletto, molto volentieri.

Camilla ha detto...

Ok. Era per capire =).

Mi sono messa in testa una nefasta idea, e ciò di leggere i libri in lingua originale. Ma siccome non amo particolarmente leggere in inglese rimando e rimando e non compro i libri.

Questa malsana trovata ha fatto sì che mi indirizzassi verso la letteratura centroeuropea, scoprendo l'altro Roth, Joseph, e quel genio - secondo me - di Marai. Almeno, non parlando né tedesco né ungherese, non mi sento in colpa. Ho anche comprato un libro di Canetti, ma non l'ho ancora iniziato. Tu lo conosci?

ps. Sono tutti editi da Adelphi, devo dire che questa casa editrice per me è una sicurezza.

Arci ha detto...

di J. Roth ho letto, con vero piacere, solo LA CRIPTA DEI CAPPUCCINI.
Dico con vero piacere perchè essendo un repubblicano risorgimentale ho goduto del senso di disfacimento dell'impero Austroungarico che invadeva il ibro.

Non ho letto né Marai né Canetti.
Condivido il giudizio sull'editore. Li imbrocca quasi tutti.

Camilla ha detto...

Invece a me suscita un senso di ambiguità... Voglio dire, mi ritengo abbastanza risorgimentale anche io, ma la fine dell'impero Austro-Ungarico mi mette tristezza. Marai ne dà un'immagine distante ma nostalgica, come di un luogo in cui si incontravano armonicamente diverse nazionalità, un paradiso perduto in cui si passeggiava al Prater e si prendeva il caffe con la panna. Immagino che la realtà fosse diversa, ma lo stesso, provo una certa malinconia.

Marai mi piace moltissimo. Molto amaro, c'è un grande senso di sconfitta che pervade i suoi libri, ma pieno di spunti; forse i monologhi possono risultare pesanti.

Riguardo all'Adelphi, mettici anche che sono loro a pubblicare Sciascia...

barbara ha detto...

Ambè, qualcosa almeno si salva. Joseph Roth è uno dei più grandi scrittori della storia dell'umanità (ho letto più o meno tutto, e non c'è una sola pagina che non meriti). E mente lucidissima: al tempo in cui ancora Thomas Mann, come tanti altri, diceva "è un momento di follia, passerà presto", JR diceva "durerà a lungo, e sarà una catastrofe per tutti". Basti pensare al racconto "La tela del ragno", del '23: c'è già dentro tutto lo sviluppo del nazismo. Di Marai ho letto pochissimo, ma quel poco l'ho trovato sublime.

Camilla ha detto...

Be', che avessimo gusti opposti proprio su TUTTO, era statisticamente impossibile =).

Mi ricordo che a te piace moltissimo Kafka. Da che libro dovrebbe iniziare un neofita?

barbara ha detto...

Non credo che ci sia qualcosa da cui è meglio cominciare: un aforisma di poche righe (cito a memoria traducendo al volo: "poichè noi siamo come tronchi d'albero sulla neve: apparentemente sono semplicemente posati, e si potrebbero spostare con un colpetto. No, non è così: sono fortemente saldati al suolo. Però, vedi, anche questo è solo apparente") può essere difficile quanto i romanzi. Quello che posso suggerirti è di accompagnare la lettura di Kafka al libro "Kafka. Romanzo e parabola", di Giuliano Baioni, in assoluto il massimo studioso di kafka in Europa, e forse nel mondo, con cui ho avuto l'immenso privilegio di studiare.

Arci ha detto...

il dialogo CAMI-BARBARA mi riempie di gioia, si incontrano generazioni e gusti differenti e convergono sulla cultura, quella vera, non quella degli assessori.

Cara CAMI, inizia con le Metamorfosi di Kafka, poi IL PROCESSO.

Cara BARBARA, ho comprato ARTEMISIA della Lapierre, appena riesco a leggerlo ne parlerò.

Arci ha detto...

A proposito BARBARA, ma tu Kafka e J. Roth li leggi in tedesco?

barbara ha detto...

LA metamorfosi: Le metamorfosi sono quelle di Ovidio!
Roth l'ho letto in italiano, Kafka parte in italiano e parte in tedesco.

Arci ha detto...

grazie BARBARA, come farei senza di te ?

barbara ha detto...

Ti toccherebbe suicidarti. Come minimo.

Arci ha detto...

se sbaglio un altro articolo mi sparo