Giovanni Consorte, ex Presidente UNIPOL, è stato condannato in primo grado per la scalata alla banca BNL, con Fazio e i furbetti del quartierino. La faccenda fece sognare D'Alema e fece escalamare felice Fassino: "Allora abbiamo una banca?".
Quella frase dice chiaramente che la truffa (presunta, fino a sentenza definitiva) era eseguita non nell'interesse di UNIPOL ma dei Ds.
Ovviamante Consorte non è stato mai arrestato e fino a sentenza definitiva è un presunto innocente. A sinistra le garanzie costituzionali si applicano, a destra si interpretano e i deputati come Papa finiscono in galera.
Ora però si vede che queste garanzie ancora non bastano a Consorte che si chiede: com'è che io vengo condannato mentre Occhetto e sorella furono prosciolti, Greganti pagò molto poco, D'Alema viene sempre archiviato, Penati va in consiglio regionale indisturbato e libero ?
E reclama: voglio anch'io la rete di protezione che garantisce l'impunità a quelli di sinistra, altimenti parlo. E lascia intendere che l'affare serviva a creare il patrimonio e il potere su cui fondare il Pd, senza quel patrimonio, infatti, il Pd vacilla sotto i colpi di Renzi.
2 commenti:
Se uno vuole parlare, parla. Se uno minaccia di parlare, poi non parla mai.
già così, caro ERASMO, credo abbia aggravato la sua posizione, oltre a ridurre ulteriormente la credibilità del Pd.
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