mercoledì 2 novembre 2011

il PD è nato con i soldi dell'assalto alle banche ?

Giovanni Consorte, ex Presidente UNIPOL, è stato condannato in primo grado per la scalata alla banca BNL, con Fazio e i furbetti del quartierino. La faccenda  fece sognare D'Alema e fece escalamare felice Fassino: "Allora abbiamo una banca?".
Quella frase dice chiaramente che la truffa (presunta, fino a sentenza definitiva) era eseguita non nell'interesse di UNIPOL ma dei Ds.
Ovviamante Consorte non è stato mai arrestato e fino a sentenza definitiva è un presunto innocente. A sinistra le garanzie costituzionali si applicano, a destra si interpretano e i deputati come Papa finiscono in galera.

Ora però si vede che queste garanzie ancora non bastano a Consorte che si chiede: com'è che io vengo condannato mentre Occhetto e sorella furono prosciolti, Greganti pagò molto poco, D'Alema viene sempre archiviato, Penati va in consiglio regionale indisturbato e libero ?

E reclama: voglio anch'io la rete di protezione che garantisce l'impunità a quelli di sinistra, altimenti parlo. E lascia intendere che l'affare serviva a creare il patrimonio e il potere su cui fondare il Pd, senza quel patrimonio, infatti, il Pd vacilla sotto i colpi di Renzi.

2 commenti:

Erasmo ha detto...

Se uno vuole parlare, parla. Se uno minaccia di parlare, poi non parla mai.

Arci ha detto...

già così, caro ERASMO, credo abbia aggravato la sua posizione, oltre a ridurre ulteriormente la credibilità del Pd.