" .... il nostro sdegno è di chi sente spegnersi la fiducia in una giustizia che non è più tale quando non può riconoscersi in essa la coscienza dei cittadini. Per questo, per non rinunciare a tale fiducia senza la quale morrebbe ogni possibilità di convivenza civile, noi formuliamo a nostra volta un atto di ricusazione. Una ricusazione di coscienza - che non ha minor legittimità di quella di diritto - rivolta ...., ai magistrati persecutori, ai giudici indegni. Noi chiediamo l'allontanamento dai loro uffici di coloro che abbiamo nominato, in quanto ricusiamo di riconoscere in loro qualsiasi rappresentanza della legge, dello Stato, dei cittadini. »
Chi lo ha detto ?
martedì 7 giugno 2011
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12 commenti:
parole sbagliate, allora come ora. Come sbagliate, anzi, aberranti, furono le conseguenze che (forse, secondo alcuni) quelle parole produssero in menti malate.
eppure, caro ALTER, c'era il meglio degli intelettuali progressisti dell'epoca. Che fanno lezione a B ancora oggi.
Il Battisti terrorista.
Questo documento venne firmato da 757 personaggi illustri italiani, insigni rappresentanti delle scienze..... tra cui mi pare anche un certo Saviano , dimmi se sbaglio.
Ciao e ben tornato
Cristina.
è interessante notare, caro Arci, come certe prese di posizione contro i magistrati persecutori oggi provengano, mutatis mutandis proprio dal pulpito berlusconiano. Ed in quel concetto di ricusazione è impressionante intravedere similitudini con il rifiuto espresso da B. verso ogni forma di legittimazione diversa da quella popolare.
cara CRISTINA, Saviano era troppo givane o non ancora nato ;)
caro ALTER, è proprio quello che volevo mettere in evidenza. Certe cose fanno scandalo solo se le dice B. E' l'effetto dell'ossessione.
Sono argomenti simili a quelli che usano Ferrara&C per difendere Berlusconi. Quindi, nell'analogia, Berlusconi è Battisti.
Finalmente ci sei arrivato pure tu.
Non solo Saviano era giovanissimo e ha fatto una di quelle cazzate che abbiamo fatto più o meno tutti (firma per un povero perseguitato politico, e uno firma perché si fida di chi glielo sta chiedendo), ma non appena si è reso conto di chi era effettivamente Battisti, ha immediatamente ritirato la propria firma. Dire mezza verità non è mai un gioco pulito, perché inganna più di una menzogna intera.
cari RIP e BARBARA, guardate bene: quel testo non c'entra niente con Battisti.
E' un testo del 1971.
Il testo non l'ho letto perché è talmente mal scritto e noioso e pesante che alla seconda riga mi ero già stufata. Ho letto invece che Saviano ha firmato per Battisti e a quello ho risposto.
quell'appello lo può ricordare solo la gente di una certa età e che, a quei tempi, seguiva politica e informazione, cosa molto più complicata e impegnativa di quanto non sia oggi, nell'era della comunicazione in tempo reale.
A quei tempi, nonostante la procura fosse in mano a Bianchi d'Espinosa (te lo raccomando), i giudici facevano i giudici e non i giustizieri. D'Ambrosio dovette inventarsi come causa della morte l'ipotesi del "Malore attivo" che avrebbe colpito Pinelli, facendolo precipitare di sotto. Semplicemente perché, dai riscontri oggettivi, non emergeva alcun indizio a carico di Calabresi e degli altri poliziotti indagati. Altri tempi.
teddy
caro TEDDY, pare che Calabresi non fosse neanche presente. Comunque gli intellettuali progressisti e di sinistra, con quella lettera, lo indicarono come "commissario torturatore" condannandolo a morte.
E usarono espressioni che oggi condannano perchè escono dalla bocca di Previti e di Dell'Utri.
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