La riforma dell'Università è legge. E' una importante vittoria del governo B per due motivi:
1- UNO DI MERITO: viene superata una visione ideologica secondo la quale, con la scusa della ricerca e dell'istruzione, si munge una grande vacca pubblica. Con migliaia di sedicenti professori che hanno solo decine di allievi, con centinaia di facoltà con meno di 15 iscritti. Con quella scusa si spende al di fuori di ogni criterio di economicità e poi Pantalone paga.
2- IL SECONDO POLITICO: il governo, anche in difficoltà numerica, dimostra di non farsi intimidire dalla piazza violenta. Va avanti per la sua strada nel solco del programma approvato dagli elettori. Il Popolo è sovrano non le frange estremiste dimostratarie. Centinaia di migliaia di studenti, ieri erano a lezione. Il Senato non si è sbracato per quattro delinquenti che ne forzarono l'ingresso. L'istituzione democratica fa il suo lavoro.
Come avevo previsto la manifestazione di ieri è stata pacifica. Il 14 gli sfascisti volevano lo scontro e magari il morto per tentare la spallata nella fiducia alla Camera. Ieri non è stato necessario agitare la canaglia perchè il governo non sarebbe caduto.
L'Italia va avanti a dispetto dei suoi nemici, degli incapaci e degli egoisti.
8 commenti:
Rispetto la tua posizione e rifletto sulla frase che conclude il post. Penso che su questa, ci scriverò prima o poi un post.
caro GIANS, posso aiutarti nella riflessione.
I nemici dell'Italia sono quelli che volevano baffone: avrebbero provocato fame e perdita della libertà.
Gli incapaci sono quelli che hanno governato senza concludere niente e hanno mandato a casa Prodi due volte su due.
Gli egoisti sono quelli che nell'università piazzano tutta la famiglia e per loro va tutto bene così.
Gli auguri di Natale te li faccio o mi rispondi: natale di chi?
Noi ci si fa gli auguri! e direi che è un peccato non potersi abbracciare.
è un vero peccato, ma adesso ti chiamo al telefono ;)
Rispetto i tuoi giudizi, ma non hai speso una parola per l'aspetto più importante della legge: quello finanziario. Come si può fare una riforma così complessa diminuendo drasticamente i già pochi finanziamenti?
Perchè non è vero che si "si spende al di fuori di ogni criterio": dai un'occhiata ai dati OCSE per rendertene conto.
benvenuto ANDREA. Certo la riforma è coincisa con un momento critico per le finanze pubbliche, ma quando la crisi economica (che è sempre ciclica, mai epocale) finirà ci saranno risorse per finanziare la ricerca. Oggi Tremonti ha tagliato i fondi ad un sistema inefficiente che anche ben finanziato sarebbe rimasto tale.
Buone feste.
auguri a te
Sulla cosiddetta "riforma" non dico una parola, spero che tu la difenda solo in ossequio al tuo nuovo corso (non nuovissimo, ormai) berlusconiano.
ricambio gli auguri Rip, di politica parleremo un'altra volta
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