In 9 minuti, l'atteso messaggio audiovideo di Fini non aggiunge niente di nuovo. Non dice chi ha comprato l'appartamento di Montecarlo e come sia finito a suo cognato. Non dice come la madre della "compagna" da casalinga sia diventata produttrice di programmi RAI.
Anzi fa mezze ammissioni:
1 - ammette che l'appartamento è stato venduto ad una società anonima proposta a LUI dal cognato;
2- ammette che AN avrebbe potuto prendere più soldi;
3 - ammette che il vero proprietario potrebbe anche essere il cognato (che l'avrebbe ingannato);
4- si presenta come un ingenuo;
5- smentisce Bocchino e ammette che i Servizi Segreti non c'entrano nulla.
Ma soprattutto chiede una tregua. Il metodo Boffo ha funzionato.
sabato 25 settembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
23 commenti:
Se temi di avere scheletri nell'armadio il metodo Boffo funziona.
Mi dispiace che Fini sia stato messo al muro dalla sua "nuova" famiglia. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei ....
basta con 'sta telenovela!
cara EFESTO, un vecchio libro fotografico mostrava un mendicante disteso per terra con un cartello, diceva: "Ridotto in questo stato dal cognato". Mi ricorda qualcuno.
Chi di moralismo ferisce ....
cara WW, questo telenovelas sono iniziate con Noemi Letizia e la D'Addario.
Chi di moralismo ferisce ....
lo scopo è stato perfettamente raggiunto, non c'è che dire, e sono riusciti anche mettere sullo stesso piano, facendoli passare per identici sul piano morale, fatti e situazioni che in comune hanno ben poco.
Il metodo Boffo, funziona sempre. C'è da dire che Repubblica lo utilizza giornalmente, (la leggo da anni ma non mi offusca la mente) quindi dove sta l'equilibrio, se non nel fatto che chiunque a qualsiasi titolo indagato, sia pronto a dimettersi? Fini carta canta lo ha fatto, altri no!
La cosa che mi suona stonata sta nel fatto che Fini sia disposto a dimettersi per fatto altrui.
Non c'è nulla di penalmente rilevante su di lui, non c'è corruzione, concussione, abuso d'ufficio, distrazione di soldi pubblici...
Insomma, gli si imputa il fatto di essere stato raggirato da suo cognato, cosa grave per un politico del suo livello, segno di scarsa lucidità. In altri termini, some si sarebbe detto un tempo, è un babbeo...
ma un Babbeo, cara EFESTO, non può presentarsi come statista né ambire a rappresentare l'Italia. Che non è un paese di babbei come vedendo agire alcuni si potrebbe credere.
Inoltre la sua gestione dei beni di AN è riprovevole sul piano morale se ha impoverito il Partito per arricchire la Famiglia. La magistratura indaga per truffa.
In un paese civile, il "metodo Boffo", che in una accezione meno volgare, dovrebbe essere "il ruolo imparziale dell'informazione", dovrebbe funzionare a 360 gradi.
Da noi, che non siamo un paese civile, funziona soltanto a 180, anzi, a 90 gradi.
E funziona solo contro coloro che dissentono dai voleri del "leader" e solo nel momento in cui manifestano il loro dissenso. Ci sarebbe piuttosto da chiedersi come mai, fatti abbondantemente risaputi da tempo, divengano scoop di Feltri e Belpietro soltanto dopo che Fini ha assunto posizioni autonome.
La risposta è semplice: è la tecnica del dossieraggio, che è sempre esistita e continua a prosperare. Andando all'altra sponda, se Repubblica si ferma sempre un attimo prima che la notizia affondi Berlusconi, è per le medesime ragioni: è solo un randello agitato a difesa degli interessi dell'ingegnere (qualche centinaia di milioni di euro). Personalmente, a prescindere dal quadro di miseria umana (generalizzata) cui ci troviamo di fronte, non sarei così soddisfatto.
caro TEDDY non sono per niente soddisfatto neanche io. Ma in generale quelli che prima fanno un partito-coalizione e poi si sfilano non mi piacciono.
Penso che il trattamento Boffo lo abbia meritato.
Il mezzo informatico ha i suoi limiti e faccio questa premessa perché non vorrei che ciò che scriverò dopo, venga interpretato in senso negativo sia dall'amico ARCI che da altri eventuali lettori.
Ciò che tu scrivi:
Ma in generale quelli che prima fanno un partito-coalizione e poi si sfilano non mi piacciono.
Penso che il trattamento Boffo lo abbia meritato.
è il segno più evidente di quanto in basso (per quanto non abbia mai volato così in alto) sia caduto questo paese.
Se anche ARCI, uomo equilibrato e prudente nei giudizi, che ha una concezione alta della politica (quella con la P maiuscola), fa una simile considerazione, allora siamo proprio alla frutta.
Dopo la teorizzazione del "metodo Boffo" come arma di ricatto e di vendetta politica - attenzione ARCI - c'è il manganello e "l'olio di ricino". E la storia dimostra che prendono il sopravvento proprio quando entrano nelle corde anche della gente sensata, politicamente avveduta e consapevole della essenzialità di questa merda di democrazia rappresentativa (che è poi un'oligarchia allargata della peggior specie) come il migliore dei mondi, al momento, possibile.
Sottoscrivo le parole di Teddy dalla prima all'ultima, virgole comprese. Arci, sei ancora in tempo per dare una raddrizzata al metodo Boffo, smentisci quello che hai detto.
Sembra quasi un ordine, quello del sig. Gians.
Allora, nel caso il sig. Arci, obbedisca, provvedo io alla lacuna: il metodo Boffo funziona sempre perché di politici puliti non ce ne sono come non ce ne sono mai stati. Lasciamo aperto un dubbi sul futuro. Ma, se vogliamo dare un giudizio etico, che sarebbe del tutto fuori luogo, diciamo pure che il metodo Boffo è tanto squallido quanto i motivi e i modi che hanno spinto Fini ad attaccare berlusconi diventando il provvisorio idolo dei fessi ostili al secondo.
TEDDY ha ragione nel senso che il metodo Boffo non dovrebbe appartenere agli strumenti della politica. Però la politica è fatta anche di forza (Machiavelli diceva che l'uomo di Stato debba essere forte come il leone ed astuto come la volpe).
Anche Cavour fu duro con d'Azeglio per prenderne il posto.
Quindi ...(continua)
... quindi, caro GIANS, non rettifico ma ammorbidisco per farvi piacere.
Dirò così la frase incriminata: "Penso che se c'è qualcuno che meriti il trattamento Boffo quello sia Fini".
Metto un dubitativo sul legittimo uso delle bastonature, ma ... (continua)
.... ma, RED.CAC. osserva giustamente che il metodo Boffo funziona perchè ormai gente seria non ce ne è più. Lui è più pessimista di me e dice che non ce ne è mai stata. Io penso che a Pertini o a De Gasperi non sarebbe stato applicabile.
Fini idolo dei fessi (che io chiamo cretini - ma fessi è insieme più ampio del mio) anche mi sta bene. Anche per questo merita.
Ora qualcuno dirà: avete un blog tutto vostro, perché venite a rompere le palle qui. E che qui è un posto simpatico...detto questo, caro ex collega, che le ragioni del metodo Boffo e quelle di Fini siano altrettanto deprecabili, non mi sembra considerazione risolutiva, sul piano etico. Le ragioni di Fini sono politiche siano esse di riequilibrio di forze, di attenzione alla conservazione del consenso, di semplice potere fine a se stesso. Con questo, non affermo di condividerle:tutt'altro. Dico semplicemente che andrebbero contrastate sul piano politico. Il metodo Boffo, sa più di Kapo' che di politica.
Penso che il trattamento Boffo lo abbia meritato suona un pò andreottiana (se l'è andata a cercare...)
cari amici cercatori di fessi, ma qui siete i benvenuti.
Quindi TEDDY e RED.CAC. discutino liberamente, così si vedono anche le differenze, che sono il sale del dibattito.
caro ALTER la frase è stata modificata in: "Penso che se c'è qualcuno che meriti il trattamento Boffo quello sia Fini".
Forse sarà anche più andreottiana della precedente, ma la differenza è questa. Che il vecchio senatore si riferiva ad un galantuomo al quale deve andare unanime rispetto ed ammirazione. La sua frase è sgradevole perchè lui si riferiva ad un grande come Ambrosoli.
Io no.
giusto...
Beh, sinceramente di come la madre della signora Tulliani sia entrata in Rai non ce ne può fregare di meno. Io dico che si è data troppa importanza a questa vicenda, mai finita nel penale (a differenza di altre) e che ha messo in secondo piano problemi seri del paese: precariato, crisi economica, rottura tra la visione Profumo e quella tremontiana delle banche. Invece eccoci qua a parlare delle prime pagine di Libero e del Giornale (guarda caso due quotidiani di casa Berlusconi).
caro IL, siamo liberi di non interessarci a Libero (bel gioco di parole) e al Giornale.
Quella è lotta politica, ma anche - come dici tu - diversivo. ciao
Posta un commento