Intato ti faccio i complimenti per i disegni, non avevo notato fossero i tuoi, mi ricordano vagamente le copertine dei pink floyd. Tornando al merito del post, le vocazioni minoritarie, sono perdenti in partenza. :)
Tutte le vocazioni spesso partono maggioritarie ma poi diventano minoritarie per definizione.:))) Non bisogna volare basso ma adattare il volo alle esigenze.:)) Ciao Arci Mk
Eh Arci...non tocchiamo questo tasto.Spesso la precarietà nell'immaginario collettivo significa essere senza qualità, stupide marionette da manovrare a seconda delle esigenze di coloro che sono di ruolo,che diventa la condizione sine qua non di superiorità.I titoli, lo studio, i concorsi,la preparazione e quant'altro non contano.Conta che chi è di ruolo è Insegnante, chi non lo è-di ruolo- è una sguattera che tutto deve fare-anche da bidella a loro- e asservire le I maiuscole.Che poi si attaccano perché uno non si lascia sfiorare dalla cosa ma ribadisce che "muort sì tu e muort sò pur 'io ..." ma è un calice amaro.Mortificante.Quando finirà? Un abbraccio Mk
cara MK, lungi da me mortificare i precari. D'altra parte sono padre di due aspiranti tali. Le mie figlie studiano all'università (una all'Orientale e l'altra alla Federico II) e ho l'incubo che debbano attraversare percorsi come quello della protagonista del film "Tutta la vita davanti".
La mia generazione ha conosciuto la precarietà in forma ridotta e, anche per questo, mi ritengo fortunato.
Cosa posso dirti, se non augurarti un contratto a tempo indeterminato. Ti abbraccio a mia volta ;)
Fortunatamente non mi posso riconoscere nel soggetto. Per trovarlo, lo trovo. Fin troppo facilmente, diciamo… È dopo che iniziano i problemi, perché dopo che l'ho trovato non so dove piazzarlo.
(ehi, con un commento del genere sai quanti soldi per lo psicanalista ho risparmiato!)
Arci, una volta la precarietà era l'eccezione che,come in tutte le cose italiane, è diventata la regola aurea su cui si fonda il lavoro.Ci sono madri con figlie universitarie al seguito che vengono a chiedere di fare il tirocinio da noi e chiedono come si diventa precarie come noi.Follie. Buona settimana:) mk
“ Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. „
Arci non è, e non è mai stato, comunista né fascista. Pensa che i comunisti siano cretini e i fascisti siano ignoranti.Almeno nella stragrande maggioranza.
Arci crede che i cittadini debbano essere trattati dalle autorità come se fossero uguali, ma non crede nell'uguaglianza tra gli uomini. Su 7 miliardi non ce ne sono due uguali.
Ad Arci piacerebbe la giustizia, ma sa bene che è solo una meta; che è difficilmente raggiungibile.
24 commenti:
Intato ti faccio i complimenti per i disegni, non avevo notato fossero i tuoi, mi ricordano vagamente le copertine dei pink floyd. Tornando al merito del post, le vocazioni minoritarie, sono perdenti in partenza. :)
anche quelle maggioritarie, caro GIANS, non sono andate tanto bene per certuni
Tutte le vocazioni spesso partono maggioritarie ma poi diventano minoritarie per definizione.:)))
Non bisogna volare basso ma adattare il volo alle esigenze.:))
Ciao Arci
Mk
spirito di adattamento ... attegiamento precario ;))
Eh Arci...non tocchiamo questo tasto.Spesso la precarietà nell'immaginario collettivo significa essere senza qualità, stupide marionette da manovrare a seconda delle esigenze di coloro che sono di ruolo,che diventa la condizione sine qua non di superiorità.I titoli, lo studio, i concorsi,la preparazione e quant'altro non contano.Conta che chi è di ruolo è Insegnante, chi non lo è-di ruolo- è una sguattera che tutto deve fare-anche da bidella a loro- e asservire le I maiuscole.Che poi si attaccano perché uno non si lascia sfiorare dalla cosa ma ribadisce che "muort sì tu e muort sò pur 'io ..." ma è un calice amaro.Mortificante.Quando finirà?
Un abbraccio
Mk
Complimenti, sei bravo nel disegno, e pure spiritoso :)
cara MK, lungi da me mortificare i precari. D'altra parte sono padre di due aspiranti tali. Le mie figlie studiano all'università (una all'Orientale e l'altra alla Federico II) e ho l'incubo che debbano attraversare percorsi come quello della protagonista del film "Tutta la vita davanti".
La mia generazione ha conosciuto la precarietà in forma ridotta e, anche per questo, mi ritengo fortunato.
Cosa posso dirti, se non augurarti un contratto a tempo indeterminato.
Ti abbraccio a mia volta ;)
grazie IL ... che ero spiritoso te ne eri già accorto, no?
Se sei spiritoso, e lo sei, dovresti sorridere di più.
ci proverò ;-)))))))))))))))
Vista frontale. Nessun accenno di orientamento a sinistra o a destra.
Il nuovo taglio editoriale di questo blog incomincia a essere palloso.
Rende bene l'idea di una sinistra bloccata in periodo refrattario da quindici anni almeno.
MARCOZ, ti piace la rissa politica ?
e le scarpe e calzini li hai notati?
benvenuto Fra' ... la pelata ti sembra quella di Bersani?
Una citazione? Una dedica? Sono commosso.
Fortunatamente non mi posso riconoscere nel soggetto.
Per trovarlo, lo trovo. Fin troppo facilmente, diciamo… È dopo che iniziano i problemi, perché dopo che l'ho trovato non so dove piazzarlo.
(ehi, con un commento del genere sai quanti soldi per lo psicanalista ho risparmiato!)
incomincia a vantarti con le amiche per la citazione, poi ...da cosa nasce cosa ecc...
quello che conta, all'occorenza ... è trovarlo
compilmenti al disegno!!!!!!
grazie UGO
Arci, una volta la precarietà era l'eccezione che,come in tutte le cose italiane, è diventata la regola aurea su cui si fonda il lavoro.Ci sono madri con figlie universitarie al seguito che vengono a chiedere di fare il tirocinio da noi e chiedono come si diventa precarie come noi.Follie.
Buona settimana:)
mk
Certo che me n'ero accorto ;)
Cara MK, purtroppo bisogna dire che è meglio un lavoro precario che niente ;)
IL ;)
Non si può stare una vita a scrutarsi l'uccello. ;)
cambio subito GIANS
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