Ieri sera, insomma, è stato celebrato il quarantennale della nascita della prima società di pallaccanestro sull'isola d'Ischia.
I primi sognatori oggi hanno più di 60 anni ma ho visto che stanno in gran forma, ancora entusiasti. Hanno rievocato cose del 1968.
Sono entrato in quel sogno qualche anno dopo quando, agli inizi dei '70, venne ad insegnare a Ischia (con una bellissima moglie) un maestro elementare di Pozzuoli che sapeva insegnare a giocare il basket. Per puro caso lo conoscemmo e grazie a lui, con alcuni amici, anche io appresi i primi rudimenti dello sport e insieme agli stessi fui co-fondatore (a 16 anni) di una nuova società di pallaccanestro autogestita da noi giocatori.
Sono entrato in quel sogno qualche anno dopo quando, agli inizi dei '70, venne ad insegnare a Ischia (con una bellissima moglie) un maestro elementare di Pozzuoli che sapeva insegnare a giocare il basket. Per puro caso lo conoscemmo e grazie a lui, con alcuni amici, anche io appresi i primi rudimenti dello sport e insieme agli stessi fui co-fondatore (a 16 anni) di una nuova società di pallaccanestro autogestita da noi giocatori.
Questo maestro elementare oggi è tra i più importanti promotori italiani del mini-basket, il gioco per i bambini, preparatorio dello sport. Si chiama Cesare Covino, è un caro amico ed è stato anche il testimone al mio matrimonio. E' con me in questa foto della squadra di qualche anno dopo, tratta dal libro.
Ieri sera, insieme a vecchi e nuovi giocatori, e alla autorità civili e religiose c'era anche il Vate del basket italiano, Valerio Bianchini che ha scritto la prefazione. Gli ho chiesto di autografarmi il libro:
16 commenti:
Potevi parlarmi in modo tanto entusiastico anche del mondo del gioco delle biglie. Tutto fuorchè il calcio. Ricordo del basket una splendida squadra cittadina, pensa che solo in quelle partite ho un vago ricordo sportivo di mia madre. Il tifo era per il Brill, di cui mio padre ottantacinquenne mi racconta meraviglie. Ora per farla breve, come è che tu vista la tua statura non mi sei diventato il Meneghin ischitano? ;)
Ch bello vedere che ci sono sogni che si realizzano!
Caro Arci, ti auguro di cuore di veder realizzati ancora un bel po' di sogni.
Ciao
caro GIANS, l'unica cosa che mi accomuna al grande Dino è il fatto che giocavo col suo numero (l'11) ... per il resto ;))
cara ARIELA quel piccolo sogno lo concretizzammo - a presto
Diciamo anche la passione và. :)
troppo buono, caro ;)
Certo, se non giocavi a basket tu, dall'alto dei tuoi circa due metri...
Sai, anche mio figlio ha fatto basket per sei anni, da piccolo. Prima di diventare la capa pazza che è adesso. :(((
Tornando in tema, è bello assistere alla realizzazione di un sogno.
Io non ho idea di cosa significhi.
cara N consiglia a tuo figlio di tornare a fare sport, in quel ramo la capa pazza trova ottimi impieghi e diventa una qualità.
Aspetto il post che annunci la realizzazione del tuo ;))
Quì si sviolina l'altezza del caro Arci vedo! e sì che altezza è pari a mezza bellezza, ma si esagera. :)
lascia stare GIANS, che è tanto che non vengo sviolinato ;)
Adesso frequenta una palestra per costruirsi i muscoli al piano di sopra, visto che le gambe sono muscolose a sufficienza.
La capa pazza rinsavirà solo quando mi deciderò a dargli una bastonata sulla testa. :)
Il mio sogno? Niente da fare: me lo sono giocao tempo fa. :(
forse hai ragione, cara N, alla ns. età non è più tempo per i sogni ...
;-(
... vedi come suona brutto? allora? che facciamo? ci spariamo una botta alla tempia?
No, dobbiamo reagire, e avere un sogno per la terza parte della vita.
Arci, basta sei dispensato dalle tue promesse, scrivici un bel post politico che di sport non ne posso più :)
No, per favore: niente politica.
Anch'io avevo in mente qualcosa, ma mi sono impedita categoricamente di scriverne.
Meglio parlare di sentimenti, anche se son quasi sempre sentimenti fatti a fette.
Sai, Arci, il mio sogno continua ad essere quello che mi sono giocato tempo fa.
Dici che sono irrecuperabile?
:)
caro GIANS ancora resisto ;(
dico, cara N, visto che me lo chiedi, che il sogno può essere sempre lo stesso, basta cambiare i protagonisti.
La sera quando mi addormento spero in un sogno in cui Charlize Theron è perdutamente invaghita di me, ma se poi arriva la Bellucci ad allietarmi il sonno ... fa lo stesso.
So che comunque mi sveglierò e troverò la realtà.
Ma il sogno è stato bello ed è servito lo stesso.
Ri-abbraccio
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