martedì 3 aprile 2012

Dio

"Colui che può negar Dio davanti a una notte stellata, davanti alla sepoltura de' suoi cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o gandemente colpevole ... Il primo ateo fu senz'alcun dubbio un uomo che aveva celato un delitto agli altri uomini e cercava, negando Dio, di liberarsi dell'unico testimone a cui non poteva celarlo"

(G.M. 1861)

18 commenti:

Simone ha detto...

posso chiedere l´autore della citazione?

Simone ha detto...

Mazzini?

Arci ha detto...

si

Anonimo ha detto...

ma sei in crisi mistica?
ciao, teddy

Arci ha detto...

no, caro TEDDY
Sono sempre un laico, ma continuo a riflettere. Non archivio facilmente questioni fondamentali.

Anonimo ha detto...

Non ti serve riflettere, comincia a pregare, a praticare la chiesa, ad avvicinarti ai sacramenti e vedrai che, all'improvviso, ti spunta anche la fede.
E' tutto previsto dai meccanismi biologici che regolano il nostro adattamento all'ambiente, anche dal punto di vista delle emozioni.

Arci ha detto...

mia nonna mi portava in chiesa da bambino, non è servito.

Anonimo ha detto...

prova adesso, vedrai che è diverso.
Scherzo, in realtà rispetto molto chi riesce a riflettere su certi temi.

AlterEgo ha detto...

in realtà è Dio che ha bisogno di testimoni per riconoscersi... hallelujah!

barbara ha detto...

Alter: credo che riceveresti i complimenti da un gran numero di rabbini.

Marcoz ha detto...

Essere atei è, appunto, una necessità. Io, ad esempio, non riuscirei a masturbarmi, se pensassi di trovarmi sotto lo sguardo di occhi indiscreti. E taccio delle figure che farei nel caso avessi a che fare con una donna in carne e ossa (come se non bastassero già le mie misure).
Tuttavia, questo è nulla, in confronto a chissà quali crimini gli atei nascondono ai propri simili.

Arci ha detto...

ALTER ha avuto soddisfazione da BARBARA, quindi non aggiungo altro.

Quanto a MARCOZ me lo immagino effettivamente tramare al pensiero di un Dio di sesso femminile. Altro che le dispute sul sesso degli angeli.

Marcoz ha detto...

W. Allen fa dire a uno dei suoi personaggi che "Dio è gay e fa l'arredatore" (ha creato l'universo perfetto: gli oceani, il cielo, i bei fiori…). Naturalmente, nel rispetto della regola aurea che vuole il dio a immagine e somiglianza di chi lo adora, il personaggio è gay.

Arci ha detto...

era quel fil dove lui prova ad aderire a diverse religioni?

Marcoz ha detto...

No, si tratta di "Basta che funzioni" (film adorabilmente misantropo e cinico), in cui Allen non recita.

Arci ha detto...

l'ho visto da poco ...

nico ha detto...

Allora sono molto infelice, o molto colpevole.
Seriamente, anch'io rifletto, ma le mie riflessioni mi portano molto lontano da quel che cerco.
"Whatever works": piccolo gioiello, condivisibile dalla prima all'ultima battuta.

Arci ha detto...

a volte mi sembri un tantino infelice, effettivamente