lunedì 2 gennaio 2012

il questionario di Proust

Il tratto principale del mio carattere
Poco accomodante, certo non remissivo.

La qualità che desidero in un uomo
La lealtà.

La qualità che preferisco in una donna
La consapevolezza di essere bella, senza che questo ne modifichi l'atteggiamento.

Quel che apprezzo di più nei miei amici
Che mi dicano, senza infingimenti, cosa pensano di me..... in ogni occasione.

Il mio principal difetto
Non ho una grande considerazione degli altri.

La mia occupazione preferita
Leggere.
Il mio sogno di felicità
Morire molto prima delle mie figlie, e anche un po' prima della moglie. 

Quale sarebbe per me la più grande disgrazia
Sopravvivere loro. 

Quel che vorrei essere
Lasciato in pace.

Il paese dove vorrei vivere
Dove vivo, ma senza incivili tra i piedi. 

Il colore che preferisco
Azzurro.

Il fiore che amo
Il cavolfiore.

L'uccello che preferisco
La quaglia, ben cotta. 

I miei autori preferiti in prosa
Sciascia e Montaigne. 

I miei poeti preferiti
Neruda, Hikmet, ma il primo è Leopardi.

I miei eroi nella finzione
Settembrini in "La montagna magica" e don Benito in "A ciascuno il suo". 

Le miei eroine preferite nella finzione
La fidanzata di Oblomov.

I miei compositori preferiti
Mozart ed Handel.

I miei pittori preferiti
Leonardo, Michelangelo, Caravaggio. 

I miei eroi nella vita reale
Mia moglie che ancora mi sopporta.

I miei eroi nella storia
Mazzini. 

I miei nomi preferiti
Ugo, Eliana.

Quel che detesto più di tutto
La sopraffazione sopra chi non può regire. 

I personaggi storici che disprezzo di più
Maramaldo, Hitler, Stalin.

L'impresa militare che ammiro di più
Quella di Diaz contro gli austrieaci. 

La riforma che apprezzo di più
Il divieto di fumo nei locali pubblici. 

Il dono di natura che vorrei avere 
La pazienza. 

Come vorrei morire
Improvvisamente, di colpo. 

Stato attuale del mio animo
Un tantino annoiato, ma sereno.

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza
Quelle non mosse dall'interesse. 

Il mio motto
 Non vergognamoci di dire ciò che non ci vergognamo di pensare.. (Montaigne)

10 commenti:

nico ha detto...

Son tornati i meme??
Ciao Arci. :)

Arci ha detto...

non lo so, bellaNic. Dipende da cosa sono. C'entrano qualcosa col mio questionario?

Erasmo ha detto...

Da qualche parte avresti dovuto menzionare il coniglio ischitano.

Arci ha detto...

non c'era la domanda: cosa mangi la domenica ?
;)

Marcoz ha detto...

Quando tempo fa chiesi quali potessero essere le specialità gastronomiche di quel cocuzzulo circondato dal mare che è Ischia e mi dissero come prima cosa "il coniglio ischitano", ebbi l'impressione d'aver fatto una domanda stupida.

Sul questionario.
Elevandomi d'ufficio al rango di amico e in ottemperanza al punto n°4, affermo che il punto n°3 trasuda ipocrisia da tutti i pori.
La consapevolezza di essere bella? Togli consapevolezza e lascia bella, che fai prima, va' là.

Arci ha detto...

caro MARCOZ, non era necessario appellarsi al punto 4 per dire che il 3 trasudasse di ipocrisia. Proprio per il 4 non mi sono offeso, anzi ho apprezzato.

Però non concordo. Ci sono donne belle che non ne sono consapevoli, così ci sono donne brutte che credono di essere uno schianto.

Non bastano gli specchi, coe tu razionalmente mostri di ritenere. Una donna bella può non essere stata sufficientemente coccolata e vezzeggiata da piccola, o può aver subito qualche trauma che le faccia credere di essere inaccettata, rifiutata. Ed ecco che si sente anche brutta.

Così la brutta con zie e cugine autentici cessi, nel confronto è stata ritenuta (e tale continua a ritenersi) la bella della famiglia.
In generale si ha una visione di se che non è coincidente con quella riflessa dallo specchio.
Pensaci.

Erasmo ha detto...

Al punto 3, bastava rispondere: che sappia fare il coniglio all'ischitana.

Anonimo ha detto...

Al punto 13, avrei risposto senza esitazione: il mio.
Sono ancora nei tempi per augurarti un felicissimo 2012.

teddy

Arci ha detto...

caro ERASMO questo nostro conoglio ti ha proprio colpito. Mi tocca fatrelo assaggiare. O già lo hai mangiato?

Io per anni, ogni domenica, ho mangiato bucatini al sugo di coniglio e per secondo una coscia posteriore del predetto, con patatine fritte.
Adesso che il mio stomaco si è fatto delicato mangio la domenica il bucatino con il sugo estratto da 3 (degli otto) pezzi. Il lunedì mangio la coscia con verdurine.

Diluizione della tradizione.

Arci ha detto...

caro TEDDY, il mio non lo preferisco. E' lui che si lascia preferire per le sue qualità intrinseche ;)

Ricambio cordialmente i migliori auguri.