mercoledì 14 dicembre 2011

IL PAZZO STRAGISTA DI SENEGALESI

E' facile dire che chi fa una strage, in Norvegia o a Firenze, sia certamente un pazzo. E' facile perché ci assolve. A noi non potrebbe capitare, no, non è colpa nostra.

Ma la cosa non si può sempre risolvere così.

Bisogna tenere conto che l'uomo, come molti altri mammiferi carnivori, è un animale essenzialmente violento. Che la storia umana è caratterizzata dalle guerre continue e diffuse, non c'è mai stato un giorno senza guerre su questa terra. Quest'essere violento è trattenuto da due fattori: dal senso religioso e dall'etica civile.  Non uccide continuamente perché è frenato dal senso del peccato e dallo sguardo di dio. Oppure perché rispetta il contratto civile stipulato con gli altri uomini: ha fatto suo quel valore e vi ha fondato la sua etica.

Quello che ha ammazzato i senegalesi a Firenze non è un pazzo, ha semplicemente perso il suo freno. L'ha perso perché ha tanto odiato e l'odio ha vinto sull'etica e/o sul comandamento religioso.

47 commenti:

Simone ha detto...

"come molti altri mammiferi carnivori, è un animale essenzialmente violento"

infatti e´noto che gli erbivori (tipo torin, cervi, zebre ecc) son delle bestiole docili....
ma la smettiamo con questa "biologismo" insulso!

Arci ha detto...

SIMONE adesso ci proporrà un filmato con una zebra che insegue e azzanna alla gola un leone ...

Simone ha detto...

Posso proporle uno in cui una zebra accoppa un uomo oppure un toro accoppa un uomo ecc ecc...tutti erbivori molto docili...
oppure posso proporle un video nel quale un docile erbivoro come l´ippopotamo uccide un feroce carnbivore come un leone....

Inoltre gli uomini non sono carnivori sono onnivori e non fanno parte dell´ordine dei carnivori...

quello che volevo sostenere e´che con la biologia riusciamo a giustificare/spiegare qualsiasi cosa e il suo contrario e lo dico da biologo!

che poi il senso religioso abbia trattenuto gi uomini dallo scannarsi a vicenda e' un' altra castroneria...

Arci ha detto...

se è per questo nemmeno le automobili sono carnivore eppure uccidono molti uomini.

Caro Simone tu - da biologo - dovresti vedere perchè la logica ti funziona ad intermittenza. C'è qualcosa di sfasato. Prova con una risonanza magnetica al cervello.

Simone ha detto...

Caro Arci grazie per l´insuto, e´tipico di chi non sa argomentare.

Io ho detto che gli erbovori possono essere violenti esattamente come i carnivori´, siccome non puoi smentire questo fatto passi all´insulto..
Saluti

Simone ha detto...

PS dimenticavo ovvimente anche il commento sul senso religioso e´stato completamente dimenticato...

Arci ha detto...

non ti insulto affatto, caro SIMONE. Osservo che la tua logica funziona a tratti. Anche tu hai parlato di "biologismo" insulso ed io non mi sono risentito.
Funziona male, tanto è vero che ti sei fissato sui carnivori e non hai spiegato l'avversione al freno religioso che io sostengo; serebbe stato più interessante.

Simone ha detto...

Arci,
cosa sia interessante o meno e´altamente relativo quindi il tuo commento di nuovo non sposta il mio ragionamento di una virgola.

Sul senso religioso ho fatto un commento ma evidentemente non l´hai letto, oppure non sapendo replicare hai fatto finta di nulla.

Ma facciamo un commento generale: la tua tesi in sintesi: l´uomo e´un predatore feroce (a causa della sua evoluzione biologica) ma esistono dei freni sociali che bloccano questa aggressivita'.
Domanda: ma i freni sociali chi li ha prodotti?? Risposa ovvia: l´uomo! Ma non avevamo detto che uomo e´violento??? Non sara' che la nostra "eredita' biologica"e' molto piu complicata del dire "siamo carnivori e vogliamo mangiarci a vicenda"????

Arci ha detto...

sei ancora in fase no. Ma che vuol dire che i freni li ha fatti l'uomo ?
Certo che li ha fatti l'uomo, ma l'uomo socile, quello capace di stipulare un patto civile e di fondare una religione.

Quando il singolo perde quei freni esce dal consesso civile e diventa "animale" aggressivo. Prevale l'istinto animale sul freno sociale e/o religioso.
Non è difficile.

Simone ha detto...

Ma le guerre di religione non te le hanno insegnate a scuola????
sai quei conflitti che hanno ucciso qualche milione di persone???



lasciamo stare la biologia e´tempo perso parlane con chi non ne sa nulla e usa una sua caricatura per giustificare quello che non riesce in altro modo!

Anonimo ha detto...

Si combattono guerre e si ammazza anche per ragioni etiche, che siano quelle di difendere una religione o un contratto sociale, poco importa.
E questo, se mi consenti, fa cadere i presupposti stessi del discorso.
No, direi che, a prescindere da carnivori ed erbivori, la biologia non basti.
Al rigurado, il parere di un biologo meno incazzato, potrebbe essere dirimente. Oltre che veicolo, almeno per me, di conoscenza "aggratis"
ciao da teddy

Anonimo ha detto...

p.s.
in ogni caso, hai l'abilità di proporre sempre temi maledettamente intriganti ;)

sempre teddy

Efesto ha detto...

Ciao Arci, bentrovato ;)
Mi ritrovo ad essere d'accordo con te, cosa che in passato succedeva raramente :)))
Credo anch'io che questi comportamenti siano dovuti alla perdita dei freni inibitori. Tuttavia, questo è proprio quella che connota la pazzia. E non è un modo per assolverci tutti, perchè nessuno di noi può essere così certo che non li perderà mai, anche se non in modo così eclatante.
Un abbraccio

Arci ha detto...

come far capire a SIMONE che la religione può essere, nello stesso tempo, da un lato freno alla violenza individuale e dall'altro motivo di conflitto. In generale conflitto tra due religioni.

Ma anche le guerre di religione nascondono spesso motivi economici. Gli ebrei hanno convissuto benissimo nei paesi a maggioranza islamica. Il gioco si è rotto da quando gli islamici vogliono distruggere lo stato di Israele. Per cui sembra un conflitto tra religioni ed invece è un conflitto tra stati (compreso quello palestinese che non è mai esistito).

Arci ha detto...

caro TEDDY, grazie per l'apprezzamento. L'inciso sui carnivori potrei anche non averlo messo nel post, ma Simone si è fissato su quello. Che possiamo farci.

E' un biologo e nel suo campo certamente vale ed è competente. Ma i discorsi sociali e quelli politici proprio non li capisce.

Pare (secondo Della Loggia e un altro professore di cui non ricordo il nome) che un terzo degli italiani non capisca quello che legge. Soprattutto tra quelli che hanno fatto la scuola di massa e non quella elitaria e classista della nostra gioventù.

Arci ha detto...

cara EFESTO, ben tornata. Sono contento che condivida il mio post. Ma soprattutto di rivedere il bel musetto del doberman di nuovo da queste parti.

Non necessariamente il pazzo perde i freni inibitori, ci sono pazzi socievolissimi che non farebbero del male ad una mosca.
La perdita dei freni deriva, nel caso in esame, da un prevalere dell'odio su quei valori.

Non sparire !!

Thorgen ha detto...

Simone ha certamente ragione sul fatto che anche gli animali erbivori possano diventare violenti, sia pure come reazione di difesa; ma, se la memoria non m'inganna, per gli etologi la violenza abituale, intesa come aggressività, è prerogativa - né potrebbe essere diversamente - dei carnivori, in primis come retaggio del cervello rettiliano sviluppatosi nei tempi preistorici.
Quanto all'uomo, è notoriamente un animale onnivoro, e secondo molti storici e antropologi la sua aggressività è aumentata in modo esponenziale con la nascita dell'agricoltura e delle città, e il connesso bisogno di acquistare nuove terre e di converso, quello di difenderle: quindi per ragioni eminentemente culturali.

Thorgen ha detto...

Errata corrige: dopo "terre" andava una virgola.

Arci ha detto...

caro THO IL GRAMMATICO,gli storici hanno competenza dell'epoca storica, che inizia ben dopo la nascita dell'agricoltura.

Gli antropologi, poi, non si sa cosa studino.

Del loro parere, quindi, me ne impippo. Per me è violenta la sua parte animale, quella culturale riduce la violenza.

Thorgen ha detto...

Caro ARCI LO SGRAMMATICATO, nervosetto, eh? In ogni caso, anche se Lei ovviamente lo ignora, oggigiorno quando si parla di "storici" ci si riferisce anche - lato sensu, ovviamente - alle persone che si occupano delle società precedenti la comparsa della scrittura, ossia il periodo propriamente "storico"; visto che però Lei è rimasto alle vecchie definizioni parlerò allora di "archeologi" ed "etnologi". Quanto agli antropologi, basta prendere un qualunque vocabolario e scoprirà che sono - nell'accezione da me usata, l'altra riguarda gli studiosi del corpo umano - quelli che studiano e interpretano la cultura umana, ossia (così facciamo contento il sig. red.cac.) coloro che insieme ai filologi e agli storici delle religioni si sono occupati e si occupano dell'analisi e interpretazione dei miti greci. Che poi Lei se ne "impippi" è solo affar Suo, può fare lo stesso con qualunque altro campo dello scibile umano, se così Le aggrada. Quanto all'uomo come specie, Lei ha parlato di "mammiferi carnivori", non genericamente di "parte animale": sino a prova contraria gli esseri umani hanno consumato, oltre alla carne, anche vegetali sin dall'alba dei tempi, perciò sono unanimemente considerati una specie onnivora.

PS: si dice "me ne impipo": "impippo" è Sua personalissima voce che potrebbe attirarLe l'attenzione dei topgonzi.
Buona pippa, comunque.

Arci ha detto...

tu che vuoi fare il saputello e usi google per darti delle arie, prova a scivere impippo e vedi quanti sono ad usarlo con 2 p.

Se poi mi vuoi spiegare cosa studiano gli atropologi, vuol dire che non hai capito il senso della mia frase. Cio che dici non è altro che quello che loro sostengono di studiare. Non aggiunge nulla all'effettivo valore delle loro conclusioni né all'utilità di quegli studi.

Credi che io sia nervoso perchè mi hai corretto una frase?
E sei tanto orgoglioso di averlo fatto? Sei tronfio perchè conosci la grammaticameglio di me?

Lo saresti di più se capissi il 5% di quello che capisco io delle cose del mondo, oppure lo 0,5% di quello che capisco io di matematica e fisica.

Capiresti, tra l'altro, che essere onnivoro è più, e non meno, che essere carnivoro. Avvalora la mia tesi.

barbara ha detto...

Certo, gli ebrei hanno convissuto benissimo nei paesi a maggioranza islamica. A patto che accettassero, come i cristiani, il ruolo di dhimmi. Quanto al fatto che l'incanto si sia rotto con la nascita di Israele, non farà male dare un'occhiata qui:
http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/2006/01/29/e_solo_per_via_di_israele_non.html

barbara ha detto...

Vedo che non funziona, non so perché. Il documento di trova nel post intitolato "E' solo per via di Israele, non degli ebrei" e si trova nella sezione "Israele, documenti e riflessioni".

Arci ha detto...

d'accordo BARBARA, non volevo dire che prima fossero tutte rose e fiori. Ma dal '48 gli attacchi sono quotidiani e il motivo è politico-economico, non religioso.

Thorgen ha detto...

"Credi che io sia nervoso perchè mi hai corretto una frase?":

Caro Arci, questo con esattezza lo sa solo Lei: visto che però mi ha chiamato "il "grammatico", per quanto mi riguarda è palese il Suo risentimento per mie precedenti correzioni ai Suoi strafalcioni. Quanto alla tronfiaggine, la lascio volentieri a Lei, che ne ha fatto un habitus mentale. Idem dicasi di google, che proprio Lei usa abitualmente, e le cui desolanti percentuali su certi abusi linguistici Le si attagliano a meraviglia. Quanto agli antropologi, se Lei non ha inteso alcunché di quel che essi studiano, in luoghi chiamati University of Oxford, Universitè La Sorbonne, o UCLA, non se la prenda con me. Sono peraltro felicissimo di non capire QUEL che capisce Lei "delle cose del mondo", oppure "lo 0,5%" di quel che Lei intende di matematica e fisica: altrimenti mi sarebbe impossibile capire che "carnivoro" significa "animale che si ciba esclusivamente di carne", mentre "onnivoro", "che si nutre di tutto"...

Arci ha detto...

avere specificato il significato di onnivoro conferma il fatto che non hai capito niente.

Sei il classico esempio di uno che ha studiato ma non ha capito.

Thorgen ha detto...

Allora, ripetiamo per sig. Arci che è assente (non in senso fisico):

1)il sig. Arci sostiene che l'uomo è violento in quanto "mammifero carnivoro", cioè "consumatore di carne"

2) il sottoscritto gli fa garbatamente osservare che l'uomo è animale onnivoro, non carnivoro

3) il sig. Arci si arrampica sugli specchi dicendo una bestialità ancor peggiore della prima, dicendo che "essere onnivoro è più, e non meno, che essere carnivoro".

4)cerco invano di spiegare al sig. Arci che "mammifero carnivoro" - in quanto riferito ad animale che si nutre ESCLUSIVAMENTE di carne, e quindi tendenzialmente più violento degli altri - è concetto diverso da quello di "onnivoro": e sottintendendo* quindi che - seguendo proprio il ragionamento del sig. Arci - in tal senso la specie umana è meno violenta di quelle considerate carnivore. E che di conseguenza "onnivoro" non è affatto "più di carnivoro", ossia non è più aggressivo del carnivoro.

*Operazione di impossibile comprensione per il sig. Arci

Arrivati a questo punto mi arrendo, l'ottusità del sig. Arci avrebbe ragione anche di Giobbe.

Arci ha detto...

se scompari non replico

Thorgen ha detto...

Lasci perdere, Arci: sinora si è già fatto abbastanza male, perché vuole infierire?

PS: tanto più che, deficitando assai di comprendonio, ha chiesto aiuto ai Suoi amichetti di topgonzo.

barbara ha detto...

Erano quotidiani dal giorno che è nato l'islam. E il motivo per cui non è possibile accettare l'esistenza di Israele è che per il corano ciò che è stato islamico una volta, fosse anche solo per un minuto (islamico è qualunque luogo in cui sia stata recitata una preghiera islamica, come la stanza della canonica che i nostri amorosi parroci concedono ai poveri immigrati perché possano pregare) non può mai più essere deislamizzato. Se il motivo fosse politico-economico una soluzione si sarebbe trovata, come si è trovata prima o poi una soluzione a TUTTI i conflitti di matrice politico-economica del mondo. Lì non si trova perché il motivo è unicamente religioso: accettare l'esistenza di uno stato ebraico significherebbe la bancarotta di Allah. Il che è semplicemente inconcepibile.

red. cac. ha detto...

LATO SENSU: capito caro Arci! LATO SENSU, cioè portato all'ammasso il senso comune. Forse rientra nei compiti dei reggicoda che portano all'ammasso quanto dalla coda evacuano i sigg. Trains, dopo però avergli dato una mano di bianco.

p.s.
E poi, suvvia, quando parla l'altro, il biologo, facciamo ala alle sue parole, che prendano il volo nell'aere e possibilmente non atterrino mai più.

red. cac. ha detto...

Una domanda, sig. Arci: quando dà del latinista al reggicoda e compagno di gabbia del sig. Train -lui sì nervosetto perché i visitatori tirano tutte le noccioline all'archetipo - Lei lo fa con assoluta deferenza, vero?

p.s.
Quanto all'antropologia, quella classica è stata ridotta, a torto o a ragione, a un cumulo di macerie perché portava inevitabilmente a costatazioni razziali. E' stata così sostituita dalla dicitura "antropologia culturale" - aggettivo che svuota di senso il sostantivo cui è riferito - perché gli antropologi non perdessero il lavoro. Oggi in realtà si ignora se esistano davvero le razze da principio o se l'umanità attuale derivi da una stessa razza attraverso mutamenti storici e culturali, o se addirittura siamo il prodotto di specie contigue ma non identiche. Non si sa, non si saprà mai ed è irrilevante saperlo. Però l'abitudine dei politicamente corretti è quella di sostenere a spada tratta l'ipotesi che più torna loro comoda. Negli ultimi 50 anni hanno preso una serie impressionanete di bastonate nei denti e con la genetica altre e più pesanti già volteggiano attorno al loro grugno: ma è pur vero che stronzi imbecilli come il sig. Lerner continuano a pontificare dal piccolo schermo. E che saranno mai, se sopportiamo un Lerner, un reggicoda topo gonzo, un somaro filosofico e un biologo?

Arci ha detto...

cara BARBARA, la questione la conosci molto meglio di me. Tuttavia non sono affatto convinto che si tratta di un conflitto UNICAMENTE religioso.

Arci ha detto...

non concordo sig. RED.CAC, ma distinguo tra Simone e Tho. Simone si sforza di comprendere, accellera nell'errore, poi si corregge ... è un po' confuso. Ma in fondo è recuperabile alla razionalità. Si deve impegnare un po' di più nell'ascolto e nella riflessione e non partire subito per la tangente e sparare giudizi.

THO invece è irrecuperabile, come tutti gli stupidi profondi è anche presuntuoso.Vuole giudicare dall'alto di qualche nozioncina e non ha nemmeno idea di quale sia il livello del suo interlocutore.

Per venire alla domanda, si sono rispettoso nei confronti di tutti gli esseri umani, perfino degli stupidi grammatici (non ho detto latinisti).

Arci ha detto...

Scusa, dimenticavo l'antropologia. Diffido di tutte le nuove pseudoscienze, della loro correttezza ed utilità.
Trovo siano utili a fabbricare cattedre superflue e confondere i semplici.

Thorgen ha detto...

Ha ragione il sig. red.cac., l'unico vero latinista qui è lui: anche se sembrava un po' nervosetto, dopo che gli si è pulito un poco il vello ircino:

http://topgonzo.wordpress.com/2011/11/28/dar-lavoro-ai-reggicoda/#more-8657

Thorgen ha detto...

...Del resto le bestialità che il sig. red.cac. ha belato sull'antropologia non fanno che confermare la sua appartenenza a quel genere di ruminanti.

Thorgen ha detto...

"...e confondere i semplici":

Non si sopravvaluti, sig. Arci: per confondere quelli come Lei occorre molto meno.

Thorgen ha detto...

Egregio sig. Arci, l'occasione ci è gradita per annunciarLe che i Suoi titanici sforzi in campo logico hanno dato luogo ad un post presso il nostro blog.

Cordiali Saluti,
Thorgen

Top Ganz ha detto...

"E' facile dire che chi fa una strage, in Norvegia o a Firenze, sia certamente un pazzo. E' facile perché ci assolve. A noi non potrebbe capitare, no, non è colpa nostra.
Ma la cosa non si può sempre risolvere così.
Bisogna tenere conto che l'uomo, come molti altri mammiferi carnivori, è un animale essenzialmente violento. Che la storia umana è caratterizzata dalle guerre continue e diffuse, non c'è mai stato un giorno senza guerre su questa terra. Quest'essere violento è trattenuto da due fattori: dal senso religioso e dall'etica civile. Non uccide continuamente perché è frenato dal senso del peccato e dallo sguardo di dio. Oppure perché rispetta il contratto civile stipulato con gli altri uomini: ha fatto suo quel valore e vi ha fondato la sua etica."

Quante confuse e inutili parole per dire che l'uomo è l'unico animale intelligente, ma ch'è pur sempre un animale.

"Quello che ha ammazzato i senegalesi a Firenze non è un pazzo"

Traduzione. L'assassino di Firenze non è un pazzo.

"... ha semplicemente perso il suo freno. L'ha perso perché ha tanto odiato e l'odio ha vinto sull'etica e/o sul comandamento religioso."

Traduzione. L'assassino di Firenze è un pazzo.

Nota finale: si noti come quel complesso insieme di espressioni, capacità e concetti che (di volta in volta e a seconda dei casi) definiamo comunemente anima, ragione, spirito, mente, intelligenza, ecc., si risolva, nella discutibile visione del Sig. Arci, nella somma di due caratteri del genio umano - etica + senso religioso - che potremmo definire quasi quasi marginali.

Marcoz ha detto...

Traduzione. L'assassino di Firenze è un pazzo.

Non mi sorprende che qualcuno possa interpretarla così: viviamo in una società dove è considerato pazzo pure chi, ignorando le inibizioni culturali correnti, dice tutto, ma proprio tutto, quello che pensa dei propri simili.
Figuriamoci se si mette a sparare.

Top Ganz ha detto...

" 'Traduzione. L'assassino di Firenze è un pazzo.'
Non mi sorprende che qualcuno possa interpretarla così ...".

No, Marcoz, io non "interpretavo" la vicenda. Io, ben guardandomi dall'invischiarmi nel merito, cercavo solo di districarmi in quell'arduo e gibboso sentiero che, abusando in magnanimità, potremmo definire la logica del Sig. Arci.

Marcoz ha detto...

TopGanz,

infatti io non mi sono concentrato sull'interpretazione della vicenda, ma sulla tua interpretazione del post (che tuttavia non è scevro da "colpe": in primis, essere eccessivamente ellittico nelle premesse).

Con quanto ho precisato nel commento precedente, ho inteso suggerire che non è possibile attribuire una contraddizione tra i due passaggi citati (non è pazzo/è pazzo), semplicemente perché il secondo non ha necessariamente il significato che, "traducendolo", gli hai attribuito tu e che ritengo non rispecchi il pensiero dell'autore.

Marcoz ha detto...

Tuttavia, ciò che mi incuriosisce pricipalmente è questa idea diffusa (errata, a mio avviso) secondo cui chi non si "frena" sia automaticamente da considerare poco savio.
Immagino che debbano sussistere nel soggetto altri elementi patologici per poter dichiarare una cosa del genere.

Top Ganz ha detto...

Ti sbagli Marcoz. Dire che il tizio di Firenze "... ha semplicemente perso il suo freno. L'ha perso perché ha tanto odiato e l'odio ha vinto sull'etica e/o sul comandamento religioso" a casa mia (non so se anche a casa tua o di Arci) equivale ad una pacificissima definizione del concetto di follia (la quale non dev'essere necessariamente una condizione permanente). Per questo ho tradotto: "L'assassino di Firenze è un pazzo", in evidente contraddizione con l'esplicita e contraria affermazione precedente.

Quanto al resto, ripeto: la realtà oggettiva ci dimostra che la follia il più delle volte non corrisponde ad una situazione mentale permanente. In assenza, in questo mondo, della perfezione, il che di patologicamente più complesso di cui parli tu probabilmente è presente in ogni essere umano, anche se non in tutti scatena manifestazioni. L'individuo esente da follia come l'acqua distillata da minerali non esiste. Definire la follia è una valutazione di misura: in genere consideriamo equilibrate le persone che ci risulta mostrino mai o solo di rado comportamenti dal sopra le righe in su, e pazze o squilibrate quelle che invece cadono sovente in eccessi e stranezze comportamentali, o vivono in una permanentemente condizione di grave anomalia.

Marcoz ha detto...

Che non esista la perfezione (ammettendo che si possa individuare tale ideale), è pacifico.
Tuttavia, ritengo sia possibile distinguere con buona approssimazione un individuo sostanzialmente equilibrato (al netto di tutti i possibili e temporanei "sbarellamenti") da uno con seri problemi cronici.
Naturalmente, considerando la prima tipologia di individuo, concordo che sentimenti ed emozioni molto forti, come appunto l'odio (ma anche l'amore, io dico), possano rendere parzialmente o temporaneamente infermi di mente.
Potrebbe essere anche il caso di quel che è successo a Firenze. Questo non lo so.

Però, guardando al generale, va detto che anche il nostro giudizio non è perfetto ed è soggetto al bias che il nostro punto di osservazione morale comporta; quindi possiamo ritrovarci a interpretare in modo differente uno stesso stato di stress: o come odio ingiustificato o come una reazione estrema a fronte di una esasperante ingiustizia subita (vera o presunta che sia).
Questo non fa automaticamente del soggetto che osserviamo un caso di pazzia cronica o momentanea. Bisogna vedere.
Possiamo solo affermare, in attesa di ulteriori dati, che l'individuo ha ritenuto che le regole - siano esse sociali o religiose, non valessero più. E ha agito di conseguenza.

Top Ganz ha detto...

@ Marcoz
Sono perfettamente d'accordo su tutto quel che dici (molto bene). Aggiungo, visto che stiamo parlando di un omicidio, che - per quel che mi pare di capire - la criminologia e la giurisprudenza tendono in effetti a ritenere pazzo solo il soggetto il cui gesto criminoso non possa semplicemente ascriversi a circostanze episodiche e a sentimenti di intensità anomala, quanto piuttosto ad uno stato patologico della sua mente, più o meno permanente, che sta a monte dell'episodio in sé e che sostituisce almeno parte di quel che viene comunemente definito il movente del crimine. Da questo punto di vista penso anch'io che uno che commetta una strage (per poi spesso suicidarsi) non debba affatto essere necessariamente considerato un folle. Tanto meno nel caso specifico.