mercoledì 9 novembre 2011

ma quali elezioni ?

Le elezioni, a questo punto, sono la cosa peggiore. E mi spiego. Esse comportano:
1 - un rinvio degli interventi strutturali sull'economia di almeno 4 mesi, con i titoli del debito italiano che continuerebbero a scendere. No! Bisogna fare una manovra economica subito.
2 - il fatto che si vada a votare con l'attuale porcata elettorale, e quindi continuando con la disaffezione degli elettori. Per chi vado a votare ? Per quello che ha scelto Bersani o per quello che ha scelto Berlusconi ? No! Voglio scegliere io chi mandare in Parlamento. Le elezioni bisogna farle o dopo aver cambiato la porcata con una nuova legge scelta in modo bipartisan o dopo il referendum.
3 - Non si fa chiarezza, a sinistra, su alleanze e candidato premier. Se si votasse a gennaio-febbraio non ci sarebbe tempo per le primarie aperte (quelle dove potrebbe candidarsi anche Renzi), ma la scelta delle alleanze e del candidato sarebbe affidato alle trattative Bersani-Di Pietro-Vendola. Con Bersani in vantaggio. Quindi un uomo della vecchia nomenclatura, con un tappo di altri 5 anni su quello che di nuovo si muove a sinistra. Voglio vedere da un confronto tra Bersani e Alfano chi verrà percepito come "nuovo".
4 - Si avvantaggerebbe solo Casini, infatti per questo i "traditori del Pdl" vanno ad iscriversi da lui. Il Terzo Polo, infatti, si candiderebbe da solo e sarebbe visto come l'ago della bilancia. Nel senso che chiunque vinca alla Camera dovrebbe scendere a patti con Casini per avere la maggioranza anche al Senato.

Quindi chi vuole le elezioni subito?
Le vuole Bersani che sarebbe il candidato e potrebbe nominare, nelle liste Pd, chi cacchio gli pare. Le vogliono Vendola e Di Pietro che vedrebbero accrescere le rappresentanze parlamentari dei rispettivi partiti. E anche Casini per quanto sopra.
Le vuole anche Berlusconi, anche se le perderebbe. Ma perchè ? Non gli farebbero comodo 2 anni per cercare un recupero?
In effetti non punta alle lezioni subito, gli serve agitare le elezioni per far tornare indietro quelli che hanno paura di non essere rieletti. E' l'unico modo per ottenere un reincarico o addirittura la fiducia della Camera senza dimissioni.

10 commenti:

Oz ha detto...

Questa volta condivido quasi totalmente, anche se le elezioni saranno lo sbocco finale di questa fin troppo lunga agonia.
Ma poi, siamo sicuri che B. si dimetterà davvero?

Arci ha detto...

certo che si dimette, perchè dovrebbe farsi sfiduciare?
alla Camera non ha più la maggioranza.

Temo anch'io le elezioni. Per varare un governo Monti ci sono due condizioni: o B è d'accordo, oppure un terzo dei senatori e deputati Pdl lo deve abbandonare.

Plasma Solitario ha detto...

Possiamo star "tranquilli", che quando si parla di spartirsi la torta, quelli che oggi siedono alle Camere trovano sempre il modo di allearsi e di fregare la nazione. I soldi ed il potere, come il regime, non conoscono né destra né sinistra: concepiscono solo il proprio tornaconto personale.

Mi scuso per l'intervento che spero non sia stato sgradito, buona serata.

Arci ha detto...

benvenuto PLASMA. Questo è un blog libero, dove sono accolte tutte le opiioni e nessuna viene cancellata.

Tuttavia, nel merito, sono portato a distinguere le posizioni. E' vero che non esiste il vizio solo da un lato e la virtù dall'altra parte (solitamente la propria), ma non mi piace dire che sono tutti uguali.

Erasmo ha detto...

Sono addivenuto anch'io all'idea che è meglio un governo Monti. Vediamo se fa qualcosa.

Arci ha detto...

caro ERASMO, non è che io mi faccia grandi illusioni. Ma se si va alle elezioni ci si arriva con le ossa rotte.
Già adesso siamo in una tregua coi mercati che non può che farci bene.

Oz ha detto...

@Arci,
senza i voti di B. non si fa nessun governo, non escluderei perciò che riesca a "convincere" qualche nuovo Scilipoti. A meno che ad abbandonarlo non siano in molti, allora come tu stesso scrivi, Monti potrebbe ottenere la maggioranza necessaria per governare e B. sarebbe costretto a farsi da parte.
Vedremo.
Ciao

Plasma Solitario ha detto...

Non intendevo fare di tutt'erba un fascio, ci mancherebbe, ma alla fine il voto che si esprime a favore di un partito è sempre frutto di un compromesso: i buoni ed i cattivi (ammesso che tali termini siano, in un qualche modo, definibili) non hanno colore politico.

Arci ha detto...

caro MAU, abbiamo visto ... o, almeno, stiamo vedendo ;)

Arci ha detto...

giusto caro PLASMA, su questo non ci piove ;)