domenica 31 luglio 2011

c'è una bella differenza tra Prodi e D'Avanzo

Ieri Romano Prodi si è comportato da vero uomo di Stato, bacchettando l'attegiamento suicida della maggiore banca tedesca. Si è mosso, cioè, non come uomo di parte ma come un politico che guarda innanzitutto al bene dell'Italia. Si è spogliato delle vesti di capo dell'Ulivo e avversario di B, per vestire quelle della persona responsabile e competente che autorevolmente alza la sua voce.

Giuseppe D'Avanzo è stato un giornalista di punta di quell'apparato mediatico-giudiziario che sta corrodendo le basi della convivenza pacifica nella società acuendo lo scontro tra le parti, sempre in lotta, del sistema politico italiano. E' stato solo uomo di parte, sempre contro B, sempre a servizio di CDB, sempre pronto a remare contro gli interessi strategici del paese. Come nel caso di Abu Omar dove la falsificazione è arrivata al punto di sostenere che il Governo attaccasse la Procura di Milano e non viceversa.

Ora, anche se il secondo è improvvisamente venuto a mancare (suscitando  una certa apprensione nel coetaneo che scrive), non mi pare il caso di elevarlo a livello del primo. Ci sono avversari che si stimano ed altri che non lo meritano.

10 commenti:

AlterEgo ha detto...

le decisioni dei nostri governanti non hanno più la forza e la credibilità per arrivare a destinazione. È necessario perciò che tale forza e tale credibilità vengano ripristinate al più presto.
Giuseppe D'Avanzo avrebbe usato parole diverse e forse più dirette, ma mi pare che le conclusioni di Prodi non lascino spazio a dubbi: egli bacchetta l'attuale politica di governo italiana e i suoi poco autorevoli interpreti, innanzitutto.

Arci ha detto...
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Arci ha detto...

Tranne che nell'ultima frase, la giusta critica di Prodi è rivolta ai governanti d'europa non solo ai nemici del padrone di repubblica.

Simone ha detto...

perche' "suicida"?
la Deutsche Bank (che non e´un ente pubblico ma un banca privata)
ha fatto i suoi conti ergo vende i buoni del tesoro italiano.
Ma il mercato va bene solo quando ci fa comodo?

Sinceramente non riesco a comprendere come si paragoni un professore di economia prestato alla politica con un giornalista.
Io saro' un disco rotto ma non compredo come le due cose possono stare insieme

Vuoi tataccare D´Avanzo appena morto? lo puoi fare anche tessere le lodi di Prodi...

le basi del nostro Paese sono logorate dai LADRI! non dai giudici.

Arci ha detto...

certi giudici, caro SIMONE, non si occupano dei ladri ma solo di alcuni politici.
Arrestano Carboni e Bisignani ma lasciano liberi Consorte e Penati.

Qui a Napoli non hanno arrestato né Bassolino né la Iervolino ma hanno aperto su di loro dei processi che pian piano conducono alla prescrizione. In una città avvelenata dai rifiuti e nelle mani di camorre e consorterie varie.

E questi giudici godono dell'avallo di giornalisti come D'Avanzo, che pure le cose napoletane le conosceva bene.

Giornalista/politico qual'era, come Santoro e la Annunziata.

Insomma apparato mediatico-giudiziario che avvelena il paese.

Simone ha detto...

@ Arci

interessante analisi...si criticano dei giduci perche fanno troppo i giudici (manette facili) mentre se ne criticano altri perche' i giudici lo fanno troppo poco...

Simone ha detto...

PS

noto che non ha contestato la mia critica a Prodi...sarai mica un bieco comunista contro il mercato???

Arci ha detto...

NO, caro SIMONE, sono un fottuto liberale "servo dei padroni".

Penso che Prodi avesse ragione, siamo tutti sulla stessa barca, dalla Grecia alla banca tedesca. Se qualcuno si muove come gli speculatori, amplificandone l'azione, è un suicida.

Simone ha detto...

@ Arci

premesso che era una battuta la mia...
la DB fa il suo interesse...se la speculazione fallisce e ci rimette sono fatti della DB...cosi funziona il Dio mercato....

non ti piace? non chiedere ame rivolgiti ai grandi liberali che sono mercatisti solo finche gli conviene....

Arci ha detto...

l'avevo capito che non avresti potuto scambiarmi per un bolscevico ;)

Io non contesto il mercato, un conto è fare il proprio interesse e un altro è mettere a rischio la stabilità europea e, quindi, anche il proprio interesse. Se l'Italia va giù, va giù anche il resto d'Europa, compresa DB. Non è che loro ci guadagnino. Tremonti è stato chiaro con la metafora del Titanic.