Quello che non vorresti aver letto, e che non puoi fare a meno di condividere. Anche se non è facile ammetterlo.
giovedì 21 aprile 2011
se Hitler fosse morto a 30 anni
gli amici gli avrebbero tributato commemorazioni simili a queste, ed oggi sarebbe ricordato come un patriota, avversario delle inique sanzioni e difensore del popolo tedesco.
A trent'anni no: nel '19 era totalmente sconosciuto e, soprattutto, NON AVEVA MAI IN ALCUN MODO MANIFESTATO SENTIMENTI ANTISEMITI. Ma a trentasei, magari... magari fatto fuori da qualche capoccia delle SA... magari strillando immediatamente al complotto giudaico...
E' convinzione comune che Hitler sia sempre stato antisemita, ma non è così. Anzi. E' documentato che quando a Vienna tentava di piazzare i suoi acquarelli, preferiva mediatori ebrei. E preferiva venderli a negozianti ebrei, perché quelli glieli pagavano subito, mentre gli altri li prendevano, li esponevano in vetrina, e se qualcuno li comprava solo allora lo pagavano. Ed è documentato anche che negli anni in cui ha vissuto in una specie di ospizio per i poveri, sempre a Vienna, dove è rimasto fino al '13, aveva più amici ebrei che "ariani". E dato che gli ebrei costituivano circa il 10% della popolazione, è ragionevole supporre che anche all'ospizio la percentuale non fosse maggiore, per cui se gli amici ebrei erano di più significa che li sceglieva proprio. Difficile dire se l'antisemitismo isterico manifestatosi dopo la guerra sia stato una scelta politica o se credesse davvero alla storia che la guerra sarebbe stata persa a causa del tradimento degli ebrei. Secondo qualcuno si sarebbe, non so in quale momento, beccato la sifilide da una prostituta ebrea, e pare che ci sia anche qualche documento medico in proposito, e questo avrebbe causato il suo odio viscerale nei confronti di tutta la "razza". Ma, a parte che l'ipotesi che una simile ecatombe possa essere stata causata da una battona malata è, se possibile, la più sconvolgente delle ipotesi, c'è un'altra cosa che mi lascia parecchio perplessa: negli anni di Vienna, talmente in bolletta da mangiare alla mensa dei poveri (finanziata da benefattori ebrei!) e talmente avido e tirchio da defraudare la sorella del vitalizio che le sarebbe spettato in quanto orfana, quando andava a teatro, di cui era amantissimo, preferiva spendere di più piuttosto che prendere il biglietto più economico che lo avrebbe costretto a stare in uno spazio in cui uomini e donne erano accalcati insieme e nella folla avrebbe rischiato di trovarsi a contatto fisico con qualche donna. E l'idea che un uomo talmente malmesso nei confronti delle donne potesse andare a puttane non è delle più plausibili.
Sì, ci ho pensato, una cosa di forma femminile pagata e quindi interamente alla propria mercè oltre che, per definizione, "inferiore" potrebbe essere la cosa con cui uno così potrebbe avere a che fare. Resta il problema di dove avrebbe trovato i soldi. Oltre al fatto che molte testimonianze parlano di vero e proprio ribrezzo da parte sua, con l'unica eccezione (ovviamente) della madre. Curata, per inciso, da un medico ebreo, che alla fine non è riuscito a salvarla dal cancro, ma al quale H. ha sempre serbato devota riconoscenza per la competenza e per la dedizione con la quale l'ha curata, tanto da dare personalmente l'ordine esplicito di non torcergli un capello una volta iniziate le persecuzioni.
Pare che fosse una donna molto dolce, comunque. Che prima di lui aveva avuto una carrettata di figli tutti morti in tenera età ("dayenu", si dice in ebraico: "sarebbe bastato"...)Anche il padre non era male. Rigido, severo, ma quale padre non lo era a quei tempi? Era socio di un'associazione nazionalista, ma non antisemita, tanto è vero che ne faceva parte anche un certo numero di ebrei.
“ Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. „
Arci non è, e non è mai stato, comunista né fascista. Pensa che i comunisti siano cretini e i fascisti siano ignoranti.Almeno nella stragrande maggioranza.
Arci crede che i cittadini debbano essere trattati dalle autorità come se fossero uguali, ma non crede nell'uguaglianza tra gli uomini. Su 7 miliardi non ce ne sono due uguali.
Ad Arci piacerebbe la giustizia, ma sa bene che è solo una meta; che è difficilmente raggiungibile.
15 commenti:
Caro mio, mi pare che tu esageri. :)
Non avendo nessuna simpatia per Arrigoni trovo semplicemente indecente questo paragone.
può darsi, caro GIANS. Ma non è così? Quando muore un bimbo mi viene sempre da pensare cosa sarebbe potuto diventare da grande.
non è necessariamente un paragone caro FRANK
A trent'anni no: nel '19 era totalmente sconosciuto e, soprattutto, NON AVEVA MAI IN ALCUN MODO MANIFESTATO SENTIMENTI ANTISEMITI. Ma a trentasei, magari... magari fatto fuori da qualche capoccia delle SA... magari strillando immediatamente al complotto giudaico...
NON AVEVA MAI IN ALCUN MODO MANIFESTATO SENTIMENTI ANTISEMITI ... come certa gente ;)
E' convinzione comune che Hitler sia sempre stato antisemita, ma non è così. Anzi. E' documentato che quando a Vienna tentava di piazzare i suoi acquarelli, preferiva mediatori ebrei. E preferiva venderli a negozianti ebrei, perché quelli glieli pagavano subito, mentre gli altri li prendevano, li esponevano in vetrina, e se qualcuno li comprava solo allora lo pagavano. Ed è documentato anche che negli anni in cui ha vissuto in una specie di ospizio per i poveri, sempre a Vienna, dove è rimasto fino al '13, aveva più amici ebrei che "ariani". E dato che gli ebrei costituivano circa il 10% della popolazione, è ragionevole supporre che anche all'ospizio la percentuale non fosse maggiore, per cui se gli amici ebrei erano di più significa che li sceglieva proprio.
Difficile dire se l'antisemitismo isterico manifestatosi dopo la guerra sia stato una scelta politica o se credesse davvero alla storia che la guerra sarebbe stata persa a causa del tradimento degli ebrei. Secondo qualcuno si sarebbe, non so in quale momento, beccato la sifilide da una prostituta ebrea, e pare che ci sia anche qualche documento medico in proposito, e questo avrebbe causato il suo odio viscerale nei confronti di tutta la "razza". Ma, a parte che l'ipotesi che una simile ecatombe possa essere stata causata da una battona malata è, se possibile, la più sconvolgente delle ipotesi, c'è un'altra cosa che mi lascia parecchio perplessa: negli anni di Vienna, talmente in bolletta da mangiare alla mensa dei poveri (finanziata da benefattori ebrei!) e talmente avido e tirchio da defraudare la sorella del vitalizio che le sarebbe spettato in quanto orfana, quando andava a teatro, di cui era amantissimo, preferiva spendere di più piuttosto che prendere il biglietto più economico che lo avrebbe costretto a stare in uno spazio in cui uomini e donne erano accalcati insieme e nella folla avrebbe rischiato di trovarsi a contatto fisico con qualche donna. E l'idea che un uomo talmente malmesso nei confronti delle donne potesse andare a puttane non è delle più plausibili.
oppure che le puttane fossero le uniche donne con cui fosse capace di relazionarsi ... non sarebbe il primo.
Sì, ci ho pensato, una cosa di forma femminile pagata e quindi interamente alla propria mercè oltre che, per definizione, "inferiore" potrebbe essere la cosa con cui uno così potrebbe avere a che fare. Resta il problema di dove avrebbe trovato i soldi. Oltre al fatto che molte testimonianze parlano di vero e proprio ribrezzo da parte sua, con l'unica eccezione (ovviamente) della madre. Curata, per inciso, da un medico ebreo, che alla fine non è riuscito a salvarla dal cancro, ma al quale H. ha sempre serbato devota riconoscenza per la competenza e per la dedizione con la quale l'ha curata, tanto da dare personalmente l'ordine esplicito di non torcergli un capello una volta iniziate le persecuzioni.
ogni mamma è bella a scarrafone suo
Pare che fosse una donna molto dolce, comunque. Che prima di lui aveva avuto una carrettata di figli tutti morti in tenera età ("dayenu", si dice in ebraico: "sarebbe bastato"...)Anche il padre non era male. Rigido, severo, ma quale padre non lo era a quei tempi? Era socio di un'associazione nazionalista, ma non antisemita, tanto è vero che ne faceva parte anche un certo numero di ebrei.
mi hai fatto venire in mente "I ragazzi venuti dal Brasile"
Però lì la mamma era zuccherosa e il padre violento (bella la scena coi cani, comunque. Contrappasso in stile dantesco, si potrebbe dire)
il piccolo Adolf jr. che li aizzava contro colui che l'adorava ... bella
Giusto a proposito di attualità e di nazistelli e di contrappassi...
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