Questa guerra a Gheddafi, concepita per favorire le tribù contrapposte più malleabili per francesi ed inglesi, che è stata spacciata per un "intervento umanitario" non mi ha mai convinto. E' evidente che, come non esistono bombe intelligenti, non esistono neppure quelle umanitarie. Le bombe servono a ridurre il numero degli umani, non a difenderli. Questo Napolitano dovrebbe ricordarselo dai tempi in cui faceva il pacifista antiamericano.
L'evidenza è esasperata dal caso Siria, dove i massacri stile Gheddafi sono già avvenuti, dove avvengono con una città circondata da carrarmati proprio in queste ore. Ma nessun volontario è partito sui mirage a difendere i siriani dissidenti. Anzi, il dittatore Assad - che era presente alle manifestazioni parigine del 14 luglio - può contare sull'assistenze e sull'armamento dei francesi.
La Francia e l'Inghileterra puntano a giocare un ruolo dominante in Libia che era area di influenza italiana. Lo fanno per il petrolio e non per l'umanità. Se non vogliamo essere ipocriti bisogna riconoscerlo.
Berlusconi non ha saputo reagire perchè indebolito dai suoi vizi, dall'ossessione dei suoi oppositori, da schiere di magistrati che cercano popolarità e carriere politiche a sue spese. Ma anche nostre.
Obama si è fatto trascinare perchè è incapace di assolvere al suo ruolo: non si è mai visto che un presidente decide di mandare i missili mentre è in visita in Brasile. Che prima bombarda e poi declina il comando. Un presidente capace l'avrebbe guidata o l'avrebbe rifiutata. Assolutamente inadeguato !!
Sia l'Italia che gli USA avrebbero dovuto seguire l'esempio della Germania, ed astenersi da ogni intervento. Così Francia e Inghilterra, da sole, avrebbero fatto la figura che fecero a Suez e avrebbero smesso le loro fregole neocolonialiste. Fregole che fanno male soprettutto all'idea di Europa.
2 commenti:
Questo post merita, dico davvero caro Arci, anche io non mi spiegherò mai la tesi dei due pesi e delle due misure.
grazie caro GIANS, tu mi conosci e puoi capire quanto mi dia fastidio vedere la nostra Patria in questi frangenti.
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