Il dittatore comunista Gheddafi resiste, non sarà facile destituirlo, tanto meno sarà immediato. Non vi meravigliate, Gheddafi è comunista basta pensare che:
1- con una rivoluzione ha cacciato un re e ne ha preso il posto;2- ha governato 42 anni con la polizia segreta;
3- sostiene che il suo popolo sia libero mentre, in realtà, lo teneva schiavo;
4- la sua famiglia e i suoi accoliti vivono nel lusso e il suo popolo fa la fame;
5- è nemico di Israele, dell'Inghilterra e degli USA;
6- nel momento del bisogno, non ha invocato Dio, ma ha usato le armi;
7- tutti i beni della Libia (il gas, il petrolio) sono gestiti da lui e dalla sua famiglia senza consentire l'impresa privata;
8- gli italiani (come ai tempi delle auto prodotte a Togliattigrad) fanno affari con lui.
E' talmente comunista che ha la solidarietà dei colleghi, come:
a- il boliviano Morales, che lo ha invitato a "risolvere per via pacifica" ma non lo ha condannato;
b- il nicaraguense Ortega si è schierato al suo fianco "per difendere l'integrità della nazione";
c- il cubano Fidel Castro ha detto che c'è un complotto della Nato per mettere le mani sulla Libia;
d- il venezuelano Hugo Chàvez ha detto che "c'è una guerra per il controllo del petrolio libico e in guerra si bombarda";
e- la Cina e l'uomo del KGB hanno detto che metteranno il veto all'Onu se verrà proposto un intervento militare in Libia.
Chi è ancora perplesso aspetti pure la controprova: se la Nato andasse a bombardare la Libia, il primo a correre sarebbe Santoro, come fece in sostegno di Milosevic.
30 commenti:
Anche ammesso ci possa esser del vero in quanto dici, è il punto cinque che mi tormenta. Che significa?
come che significa?
i comunisti sono nemici di Israele, dell'Inghilterra e degli USA.
Ora mi ricollego alle parole di quel folle, e mi pare che abbia chiamato in causa l'Italia come esempio da combattere. Anche l'Italia tutta d'un tratto è divenuta comunista, oppure stai tentando di dare residenza a un dittatore presso lo schieramento a te meno congeniale? La mia è una provocazione sia chiaro, ma non del tutto balzana.
no caro GIANS, l'Italia è alleata degli USA ed è stata potenza coloniale in Libia. Fa parte dello schieramento che si oppone ai comunisti e, quindi, a Gheddafi. Anche se ci fa affari, come faceva Andreotti anche con l'URSS.
Se l'Italia fosse comunista manderebbe le navi in soccorso di Gheddafi, cosa che Fidel Castro non può fare per la distanza.
Ma allora, Silvio ha baciato la mano a un comunista?
(Nel 1948, quando fu costituito lo stato di Israele, l'U.R.S.S. di Stalin fu il primo paese a riconoscerlo)
Fantastico Teddy. :)
caro TEDDY il sig. B bacia di tutto. L'URSS riconobbe Israele fino a quando credeva di poterne fare un alleato. Poi cambiò e cambiarono, conseguentemente, anche anche i comunisti italiani (c'è un interessante libro di Luciano Tas che racconta la giravolta).
dai riprovaci GIANS a smontare la tesi del Gheddafi comunista, anche con altri illustri alleati come l'amico Teddy ;))
Che il Sig. B più che baci, lecchi di tutto, ne sono convinto.
Ma scherzi a parte, definire Gheddafi comunista significa ignorare (e non è il tuo caso) la storia del panarabismo.
Con la ripresa di quell’ideologia, Nasser, che ne fu la vera anima, tentò di disfarsi definitivamente delle influenze coloniali che erano state prima turche, o meglio ottomane, e poi europee.
Il fenomeno del così detto socialismo panarabo interessò la gran parte del medio oriente, identificandosi più compiutamente nel baathismo ma di comunista, al di là del richiamo popolare all’identità araba, utile a far muovere le masse contro le potenze coloniali e le oligarchie al potere, fu soltanto una ideologia di facciata e, per giunta, almeno in Libia, di brevissimo periodo. Riuscì costruire soltanto altre oligarchie di potere, senza neanche passare attraverso una parvenza di coinvolgimento popolare nella gestione del potere, così come era avvenuto nella Russia dei soviet.
Nel caso specifico del colonnello, poi, si è trattato soltanto di una lotta tra tribù per la supremazia e il potere, sfociata in un accordo durato quarant’anni. Ora, di quell’equilibrio, qualcosa si è rotto e non detto che ciò che seguirà sia meglio di Gheddafi.
Ti allego un link, di orientamento politico non sospetto.
http://issuu.com/lapeoperaia/docs/_socialismo__nasseriano_e_panarabismo
Il comunismo, come pensiero di fondo che tu conosci bene è l'idea che il bene comune non può essere assoggettato dal bene individuale. Giustamente tu riporti come esempio oligarchie comuniste del tutto simili a quelle del despota in questione, e sarai sicuramente altrettanto onesto nel riconosce che si tratta di deviazioni rispetto all'idea originaria.
l'idea che il bene comune non può essere assoggettato dal bene individuale, non definisce il comunismo ma il contratto sociale in generale. E', a mio avviso, principio valido anche in un sistema liberale. E' la stessa ragione per cui la mia libertà termina là dove inizia quella dell'altro, proprio perché il bene comune richiede dei limiti a quello individuale che si estrinseca poi, in ultima analisi, in un esercizio di libertà.
Il comunismo, nella sua visione più romantica, può essere compendiato in "a ciascuno secondo i propri bisogni" (e non secondo i propri meriti, come nella logica liberale). L'equivoco comunista è quello di anteporre la così detta libertà dal bisogno, ad ogni altra (le libertà borghesi). E' su questo equivoco che il comunismo ha fondato la dittatura del proletariato che poi, inevitabilmente, si è trasformata
in oligarchia della nomenklatura.
Scusa, Arci, per questo mio modo di esprimersi bignamesco, indegno di questo contesto.
il signor Teddy è un fine dicitore, perbacco! Un fantasista
ca quanno arape 'a vocca caccia ll'oro,
oro colato 'e primma qualità. Sia detto senza alcuna ironia.
Signor Alter, il Signor teddy confida che ad ispirare il Suo apprezzamento, non sia stato Santoro. No,non Michele. E comunque ringrazia.
a dire il vero, Sig. Teddy, è stato il Cerasuolo che ieri sul tardi degustavo ad ispirarmi. Nondimeno ciò non vale a sminuire la genuinità dell'apprezzamento.
caro TEDDY, è certamente come dici tu. Non lo metto in dubbio. So bene che, riferendomi a Gheddafi, non avrei potuto usare l'aggettivo "comunista" in senso proprio. Al suo regime mancano molti elementi che sarebbero presenti in una società comunista.
Converrai, però, che l'elenco di caratteristiche del "comunismo a cazzi suoi" del libico lo possiamo riscontrare pari pari nei regimi comunisti. Così il soccorso di quello che resta dell'Internazionale Comunista è arrivato puntuale.
caro GIANS hai una visione romantica dell'idea comunista e ti sforzi nel volerla distinguere dalla pratica dei regimi comunisti.
TEDDY ha spiegato bene che il limite posto dal bene comune all'egoismo individuale, più che al comunismo è riconducibile al Contratto Sociale (1762) di Rousseau. Ma le cose non cambiano molto, perchè proprio da Rousseau derivano tutte le atrocità: dal terrore giacobino fino al comunismo di Pol Pot.
La pretesa di ficcare l'uomo in uno schema teorico predefinito e la scelta di tagliare la testa a quelli che non ci vogliono entrare ha fatto milioni di morti, sia prima del 1917 che dopo.
Dell'idea originaria misuro gli effetti: fame, morte e sofferenze.
caro ALTER, lo so quello che hai pensato e non hai detto: ecco quel briccone di Arci con le sue provocazioni.
E' facile dare addosso al Gheddafi amico di B, ma se poi andiamo a vedere che si comporta come gli altri despoti comunisti?
Quell'elenco di comportamenti lo mette sullo stesso piano dei dittatori comunisti. Stalin ne ha ammazzati di più solo perchè la Russia è 50 volte più popolata della Libia e i frangenti era più gravi.
In effetti, lo ammetto, questa è una provocazione. Però serve ad andare al nocciolo: ci sono solo due tipi di sistemi politici. Quello che garantisce la libertà e quello che la nega.
Il secondo lo puoi chiamare fascismo, o comunismo, o teocrazia, o socialismo panarabo ... la sostanza è quella.
Sig.Alter, mi inchino al Cerasuolo, non importa se d'Abruzzo o di Sicilia, e rinnovo i ringraziamenti.
Caro Arci,
intanto vorrei precisare che nel commento precedente intendevo riferirmi non tanto a Rousseau, quanto ad un “contratto sociale” generico, fondato su un esercizio della libertà individuale che non leda il bene comune. In ogni caso, attribuire, come fai tu, all’inventore del “popolo sovrano” la colpa di tutti i mali prodotti dalle dittature dell’epopea borghese, mi sembra, quanto meno azzardato.
Poi, la distinzione che fai - ci sono solo due tipi di sistemi politici. quello che garantisce la libertà e quello che la nega- a me pare molto generica e poco rispondente alla realtà.
Libertà dice tutto e niente. Ci sono stati momenti in cui un popolo ha rinunciato alla libertà per ragioni di forza maggiore: è avvenuto, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, nelle più avanzate democrazie. Allo stesso modo, oggi si spaccia per libertà qualcosa che, a mio parere, non è tale. E qui non vorrei sollevare un vespaio.
Oggi, noi godiamo di molte libertà “formali”: possiamo andare dove ci pare, criticare chi ci pare, sceglierci il mestiere che vogliamo e così via. Però, quando si tengono le elezioni, ovvero nel momento in cui dovremmo esercitare la più alta delle nostre libertà, nell’ambito di ogni formazione politica, quattro o cinque rais si siedono a tavola e decidono chi va alla Camera, chi al Senato, chi nei Consigli Regionali e così via. Noi andiamo a votare un pacchetto preconfezionato che poi dà luogo allo schifo cui stiamo assistendo (distribuzione indiscriminata di prebende, mercato delle vacche etc., per tacere delle amanti, più o meno occasionali, sistemate a carico della collettività (fenomeno, questo, ampiamente bypartisan). Come la chiamiamo, questa, libertà?
Per alimentare una classe politica ingorda e mai sazia, siamo vessati dalle tasse. Qualche giorno fa, sentivo su Radio 24 i risultati di un’indagine dalla quale si evince che, in questo paese, campano sulla politica, direttamente o indirettamente, circa un milione e trecentomila persone, con un costo, per la società, che supera i cinquanta miliardi di euro. La chiamiamo libertà, questa? Assistiamo quotidianamente ad una lotta senza quartiere tra istituzioni, che fa traballare, un giorno si e uno no, lo stato di diritto. Berlusconi viene processato per direttissima, un povero cristo qualunque resta in galera per anni, prima di essere sottoposto al “giusto processo”. La chiamiamo libertà, questa? Non so a te, ma a me sembra tutt’altra cosa.
caro TEDDY, metti molta carne a cuoce. Su Rosseau esprimo un'opinione sulla quale si può convenire o meno.
Sui regimi antiliberali che si equivalgono, fatte salve le differenze, centinaia di anni di storia mi confermino in quest'idea che,peraltro, non ho partorito io ma ho preso da Machiavelli.
I sistemi liberali non sono il Paradiso in terra, hanno i loro problemi ma hanno il vantaggio rispetto a quelli autoritari (fascismo, comunismo, satrapia e teocrazia) di potersi riformare e migliorare continuamente, senza spargimenti di sangue.
Ci andrei piano, quindi a definire "formali" le libertà che in Italia conosciamo da soli 60 anni e che più della metà della popolazione della terra non ha mai conosciuto.
Non mi metto a discutere di tutti gli argomenti che poni perchè a tutti questi c'è rimedio con gli strumenti stessi della democrazia.
Mi soffermo sull'ultimo per farti una domanda: visto che B se la cava comunque dall'attacco dei giudici, i quali massacrano qualunque altro cittadino capiti loro a taglio (da Tortora a Scaglia, per citrare anche ricchi e famosi, ma non potentissimi come B) e lasciano impuniti la maggior parte dei delitti, perchè difendere il mostro giudiziario italiano?
Non è da cretini? Non è segno dell'ossessione collettiva che B ha provocato nelle menti deboli?
Non mi metto a discutere di tutti gli argomenti che poni perchè a tutti questi c'è rimedio con gli strumenti stessi della democrazia.
mi dev'essere sfuggito qualche passaggio importante. Quali sarebbero questi strumenti? Io, al momento, ne conosco uno solo, che uso da qualche anno, ma che so non essere risolutivo: l'astensione.
Tu puoi suggerirmene altri?
il voto
Risposta ottima per i fessi ;). Io ho la presunzione di non far parte della categoria. Grazie, comunque.
A proposito: ma non è che tu fai parte di quel milione e trecentomila?;)
non te la prendere, caro TEDDY. Mi guarderei bene da parlarti come si parla ai fessi. Ma forse questo lo sai, e per ciò ti è venuto il dubbio che la mia fiducia nell'ordinamento democratico fosse interessata.
Non ne faccio parte, se fossi stato più furbo e avessi avuto meno scrupoli avrei potuto entrare in qualche castina. Ma amo troppo la libertà e non tollero i compromessi.
Ho fiducia che il voto, ma anche il tempo, l'educazione, il naturale progresso umano riescano a migliorare le cose purchè sia garantita la libertà.
Mi trovi ottimista ? O sono io il fesso?
Solo per dare risposta ai due interrogativi.
1.- Anch'io sono ottimista e credo nel progresso della conoscenza.Tuttavia resto dell'avviso che sia difficile che i capponi decidano spontaneamente di festeggiare il natale.
2.- Risposta superflua, considerata la stima che, come ben sai, ti porto.
Queste discussioni andrebbero fatte su una terrazza in riva al mare, davanti a un buon bicchiere, quando la primavera incomincia a intiepidire l'aria. Chissà che quest'anno non si riesca a combinar qualcosa.
i bicchieri sono pronti :)
Secondo il tuo ragionamento MUSSOLINI era COMUNISTA perchè:
1- con una rivoluzione ha cacciato un governo e ne ha preso il posto;
2- ha governato 20 anni con la polizia segreta;
3- sostiene che il suo popolo era libero mentre, in realtà, lo teneva schiavo;
4- la sua famiglia e i suoi accoliti vivevano nel lusso e il suo popolo faceva la fame;
5- era nemico degli ebrei (israele), dell'Inghilterra e degli USA;
6- nel momento del bisogno, non ha invocato Dio, ma ha usato le armi;
7- tutti i beni dell'italia erano gestiti da membri del partito e senza la tessera del partito non era consentita l'impresa privata;
8- il punto 6 da te scritto è veramente da miserabili, ma come in russia non era consentita la proprietà privata ma producevano delle "auto italiane"...
buffone, ingorante, villano...
ero preoccupato per l'assenza del cretino prudente (perchè si presenta anonimo).
Non ha capito né il post né lo sviluppo del dibattito che ne è seguito.
Eccolo, è arrivato !!
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