mercoledì 9 giugno 2010

servizio pubblico

Che bella espressione "Servizio Pubblico", fa tanto socialismo reale. I paladini della sinistra si sono stracciate le vesti giusto ieri, quando B ha osato dire che potrebbe non firmare il provvedimento che riconosce alla RAI il ruolo di "Servizio Pubblico" ... hanno gridato al conflitto di interessi, alla lesa libertà di stampa, all'imminente dittatura mediatico-fascista. Insomma hanno mobilitato tutto l'armamentario che fa strillare gli ossessionati (quelli che vedono rosso appena compare B, quelli che si armano di statuine, quelli che odiano a tempo pieno).
Ma gli ossessionati non sanno perchè la sinistra difende così strenuamente il "Servizio Pubblico". Non capiscono bene cosa in realtà significhi "Servizio Pubblico".

"Servizio Pubblico" significa "tetta di stato", in napoletano "zi'zznella", dove gli amici del pubblico succhiano magnifici stipendi.
Come il compagno Santoro che vuole una liquidazione di oltre 10 milioni, come la compagna Lucia Annunziata che prende stipendio da conduttore, da autore e da ex-presidente. La Rai, "Servizio Pubblico", offre posti ben pagati ai figli di politici di sinistra (la compagna Bianca Berlinguer, figlia del mitico Enrico, prende un bel stipendio da direttore) ma anche di destra (Pionati è figlio dell'ex sindaco democristiano di Avellino).

Non vogliamo difendere il "Servizio Pubblico" ?
Qualcuno proprio oggi ha proposto di pubblicare quanto costano i conduttori e le scosciate prezzemoline. Se lo faranno davvero sapremo quanto ci costa (a noi che paghiamo il canone) l'ospite per dire stronzate. Ospite del "Servizio Pubblico" a nostre spese.

14 commenti:

Gians ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
bellavita ha detto...

Se penso che abbiamo in tv uno come Giletti mi viene l'orticaria. E mi fermo qui per bontà d'animo.
Le tv commerciali sono quello che sono, ma non si ammantano di una kultura che non pretendono di spacciare (nonostante capiti spesso di vedere programmi discreti).
Il discorso sulla Rai è differente. La Rai la manteniamo noi, quindi qualche pretesa possiamo permetterci di avanzarla.

Arci ha detto...

caro GIANS, non credi sia più importante la riservatezza della corrispondenza e delle conversazioni ?

Ma a parte questo, a me preme sia abbattuto questo falso feticcio del Servizio Pubblico.

Arci ha detto...

la Rai la manteniamo noi, giusto cara N, forse è per questo che il Servizio lo fanno a noi ;)))

Gians ha detto...

Arci, certo che le conversazioni private devono restare tali, ma se ai due lati del filo, si discute su come far fuori qualcuno, beh allora è meglio ci sia un terzo a sentire di che cosa si parla. :) Quanto al sevizio pubblico rai in quanto pubblico probabilmente basterebbe una sola rete, di vero servizio.

Arci ha detto...

concordo, caro GIANS, sulla privatizzazione di due reti Rai e sulla prescrizione che l'altra non raccolga pubblicità ma viva di canone, e limiti compensi e tematiche.

Non sono d'accordo sul fatto che bisogna intercettare per scoprire i reati, altrimenti si arriva al grande orecchio. Il reato deve essere già sospettato perchè qualcuno (per un tempo ragionevolmente limitato) sia invaso nella sua sfera privata.
;)

Gians ha detto...

Qualcosa ci insegna che invece le intercettazioni sono indispensabili per le indagini. Mi chiedo, ma se pure qualcuno mi ascoltasse costantemente, ma di cosa dovrei avere paura? certo non si tratta di tornare a un regime da gestapo, ma se un buon uso del mezzo, può garantire una certa sicurezza, allora i cittadini degni di tale nome devono fare il sacrificio.

Arci ha detto...

ti rispondo con la nostra cara, vecchia Costituzione

Articolo 15
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

Gians ha detto...

Arci caro, ti lascio un link che spiega molto meglio di quanto possa fare io nello spazio ristretto di un commento, il mio pensiero:

http://ismaeleblog.blogspot.com/2010/06/intercettazioni-e-liberta.html

nicbellavita ha detto...

Sai cosa, Arci? Mi sono stancata di leggere castronerie girando per blog. Da un amico ho letto che l'attuale e famigerata "legge bavaglio" è sovrapponibile a quella voluta nel 2007 dal governo di allora, guardiasigilli Mastella, subito dopo l'affaire D'Alema-Consorte.
Glielo vai a dire tu agli invasati?

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=00262762&part=doc_dc-articolato_ddl&parse=no

Arci ha detto...

cara N-bella-vita-vissuta, è proprio con esempi come quello che ci proponi che alcuni sostengono una tesi: Repubblica, il Fatto, Santoro e compagnia bella sono colpevoli di circonvenzione di incapaci. Batti e ribatti fanno credere ai compagnucci (vogliamo definirli incapaci?) che il male stia da una parte, quella di B, ed il bene dalla loro.
Loro che sono quelli che campano a spese degli incapaci presi in giro.

Che gli dovrei spiegare? che l'asino non vola?

Buona domenica carissima ;)

Anonimo ha detto...

Non so: magari che non volano nemmeno loro.
Buona domenica a te.
ps.
"Bellavita" nasce da una litigata storica col tipo di cui ho parlato nel post precente, il quale, nonostante una moglie, si permetteva di essere geloso di me. E sosteneva tesi molto azzardate.
la mia vita, in realtà, non è stata bella per niente.
Detto questo...
;)

Arci ha detto...

pensati incapace di suscitare gelosie: non sarebbe stato peggio?

nessuna vita è perfetta, l'ideale è appunto tale

ciao BellaVita

Gians ha detto...

Sono felice per la vostra intesa. :)