martedì 16 febbraio 2010

il Nobel per la Pace

finalmente si comporta come deve il presidente democratico di una potenza imperiale e mostra di aver imparato bene la tempistica:
a - mancano 3 anni alle elezioni;
b - tra 2 anni inizia la campagna elettorale;
c - entro 1 anno deve uscire da Iraq ed Afganistan; non può andare oltre altrimenti sembra una mossa elettoralistica; inoltre quell'anno di distanza dall'inizio della campagna elettorale gli serve per dimostrare che non ci sono stati irreparabili contraccolpi a seguito della fuoriuscita.


Quindi:
in questo anno ( da qui al ritorno a casa dei soldati) bisogna uccidere quanti più talebani è possibile. Più se ne uccidono e maggiori sono le possibilità di Karzai di resistere da solo. Più se ne uccidono e meno vanno in Pakistan a creare altri problemi.
Mentre altre minacce si profilano.
In nome della guerra giusta, come ebbe a dire a Stoccolma quando ritirò il premio.
Con ogni mezzo.

8 commenti:

Mk ha detto...

Le guarre servono a vendere armi e la potente lobby guerrafondaia amenricana che ha avuto con Bush il suo top ora deve cercare di amministrae bene le guerre che gli sono rimaste.Il pericolo paradossale è proprio Israele.Una mossa avventata infiammerebbe il mondo e onestamente le conseguenze sarebbero davvero imprevedibili.
Concludo da napoletana:"C'amma fà" perché ci azzecca.Assolutamente:)
Ciao Arci
Mk

Gians ha detto...

Una analisi plausibile, solo che in un certo modo sento dell'astio nei confronti del presidente americano, mi confermi che non è dato dalla sua natura riformista?

Arci ha detto...

carissima MK, scusami l'osservazione ma la tua tesi (Le guarre servono a vendere armi) è un tantino semplicistica.
L'uomo fa la guerra da quando è nato e da quando usava le pietre che non sono fabbricate da nessun mercante di morte.

La nostra civiltà e il benessere di cui godiamo è dovuto all'esercizio responsabile della forza da parte degli USA.
Quindi "facimm o'tif p'Obama" contro e "cap e pezz" ;)

Arci ha detto...

caro GIANS, sono ammirato per la risolutezza di Obama. Se (giustamente) senti del sarcasmo nelle mie frasi ti assicuro che è rivolto agli svedesi e a tutti gli illusi che lo credevano un "pacifista".
Sorrido di coloro che ascoltano le belle parole e coltivano in esse le loro illusioni, ben diverse dal pensiero del Presidente.

Obama non è pacifista, non vorrebbe fare la guerra ma sa che bisogna usare le maniere forti quando occorre.
Quindi ha tutto il mio appoggio, se potessi lo voterei.

Gians ha detto...

Sia chiaro che, a differenza di quanti pensano e interpretano dichiarazioni come la tua, come un attentato al riformismo di Obama, io credo che lui in qualche modo seppur pacifista, debba in ogni modo render conto ad un parlamento e sopratutto agli umori del popolo americano. Ci sarebbero poi, immagino, ma manco tanto, dei conti da saldare precedentemente aperti riguardo alle forniture militari da smaltire. Tutto questo giro lo faccio per giustificare, l'ingiustificabile, per quanto Obama sia l'ultimo presidente americano stimabile, il link che hai proposto, mi spinge a dire che sta sbagliando in malo modo.

Arci ha detto...

non posso rispondere perchè ho finito appena adesso di vedere Ballarò ed ho lo stomaco sotto/sopra.

La Concita De Gregorio è l'essere che mi ha provocato più disgusto in 54 anni di vita ... e ne ho viste di merde ...

il mio nome è mai più ha detto...

Non "ci azzecca" (orrida espressione dipietrista), ma tra l'altro Obama sta promuovendo un rilancio dell'energia nucleare.

Arci ha detto...

cara N, ci azzecca e come!
Da noi credevano che le energie pulite si facessero col solare o con l'eolico. Ma l'ambientalismo italiano è ambientalismo di ignoranti.
Quindi la presa in giro dei paficifisti lo si può estendere agli ambientalisti.;)