sabato 24 ottobre 2009

Dell'ineguaglianza che esiste tra noi

E' il titolo del Cap. XLII del 1° libro dei Saggi.
Che ho così riassunto e commentato.
Gli uomini sono molto diversi tra loro, ma bisogna cogliere queste differenze tra quello che effettivamente è in loro senza lasciarsi ingannare da quello che è  intorno a loro.
Bisogna dunque valutare di ciascuno se ha un corpo sano e una bella anima; non badare ai titoli, agli abiti, alla rendita. M. richiama l'epicureo Lucrezio "... la natura non esige altro che un corpo esente di dolore, una mente lieta in sentimenti gioiosi, libera da preoccupazioni e timori".
Non è il potere a dare la felicità; anzi esso si accompagna a preoccupazioni, invadenze (tutti osservano e giudicano i governanti), mancanza di vera amicizia (viene lodata la regalità non la persona), fastidio dell'abbondanza, finta fedeltà di coloro che seguono i potenti per accrescere la propria fortuna.

I potenti "non hanno un sonno ed un appetito diverso dal nostro". 

Inoltre l'ascesa al potere non è dimostraziuone di superiorità se non in un regime in cui "la preminenza si misurasse in base alla virtù, e l'esclusione in base al vizio".
Quindi M. giustifica la scelta di ritirarsi a vita privata perchè "il saggio si fabbrica la sua propria fortuna", come Diocleziano che rinunciò alla corona "per ritirarsi in mezzo ai piaceri della vita privata".




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8 commenti:

gians ha detto...

Ci sono casi in cui, attraverso il dolore l'introspezione porta a rari e profondissimi pensieri. Divago un attimo prima di lasciare un commento magari fuori tema. Caro Arci, il tema che porti è interessantissimo, ma per non violentare il pensiero di Montaignè , devo premettere che personalmente parlo di filosofia, come Vincenzo Mollica di musica, insomma la materia non l'ho mai approfondita come meriterebbe. Fatta questa premessa, vorrei riallacciarmi al "sonno e a l'appetito", e credere che nei potenti, questi due bisogni fisiologici, non siano come dici, diversi dai nostri, proprio perchè anche di questi si campa. Ma siano diversi nella sostanza, per farla breve, la smania di potere potrebbe far passare notti insonni, con l'unico obbiettivo e chiodo di mantenere il potere stesso tra le mani. Ritirarsi a vita privata, sarebbe una terapia adeguata, perchè infondo la smania di potere è una droga che crea dipendenza.

Arci ha detto...

caro GIANS hai centrato perfettamente. D'altra parte secondo me (ma gli accademici direbbero che sono un eretico) la filosofia si capisce quanto meno la si studia. Quindi se te ne intendi come Vincenzo Mollica di musica ne hai tutto da guadagnare.

Secondo Epicuro i beni necessari e naturali (e tra questi cibarsi, no aver freddo e dormire) sono quelli da desiderare. Quindi se le ricchezze e il potere non aggiungono sonno e ampiezza di stimaco, servono a poco.

Quello che conta è ciò che siamo non tutti gli orpelli che possiamo di aggiungere alla nostra persona.

Gians ha detto...

;) ci incrociamo per il saluto della domenica, sto sveglio da presto... mi piace esserlo quando non ne avrei bisogno. Un abbraccio, che poi il nostro dialogo prosegue.

gians ha detto...

Sto scaldandomi in attesa di un commento di Ugolino. :) Buon pomeriggio.

Arci ha detto...

caro GIANS sono appena tornato dal mare è notte e sono passate da poco le 17 - incominciano le serate lunghe ;(

arriverà UGOLINO?

Ugolino Stramini ha detto...

Cari, c'è qualcosa che non funziona nei feed, e solo dopo la segnalazione mi accorgo del post.
Ne ho parlato anche io tempo fà, nel post Master and servant
Mi Auto-cito solo per non ripetermi:
"Penso ai patriarchi, ai grandi condottieri, ai capitani coraggiosi, ai leader. Che vita hanno fatto, che vita fanno? Conquistano, dominano, accumulano, godono pure; ma sono felici?
I loro sudditi, i loro sottoposti, i loro dipendenti pagano talvolta con esistenze miserabili l'altrui smania di potere, la fame di Storia. Ma nella penombra della mediocrità conoscono il calore di un abbraccio, il profumo di una culla, la serenità di un tramonto.
Chi è il vero servo, chi il vero padrone?"

Rispetto alla filosofia, GIANS, non dare retta alle sirene di ARCI, uno che come minimo si è letto la bibbia in copto e Kant in tedesco :-)
Anche perchè, il saggio che vive appartato, cosa credeta che faccia?

Arci ha detto...

caro UGOLINO, sono andato a rileggere quel tuo post ed ho potuto ricordare che dicemmo già tutto il necessario. Ho visto anche che abbiamo una visita in sospeso ;))

gians ha detto...

Vedi che il fedifrago arriva. :)